Di
Gianni Corino
Paper per Scrittura Mutante
Quixote, “testa di legno e cuore di stagno…burattino”,
esplora le reti sociali della creatività; è un’opera
collettiva che si realizza come moblog: diario in tempo reale delle
sue avventure fatto d’immagini e testi creati e inviati dagli
smart phones dei partecipanti alla performance.
Ogni persona che viene in contatto con Quixote può
inviare con il proprio cellulare – testo, immagini o entrambi
- ma alla fine del giorno Quixote deve trovare un
nuovo compagno di viaggio!
Il viaggio/performance è tracciato attraverso un sistema GPS
(Global Positioning System) che mostra l’esatta localizzazione
geografica di ogni moblog su una mappa aggiornata.
I messaggi inviati e le mappe generate vengono istantaneamente pubblicati
sul moblog nell’intento di creare un diario di viaggio del Quixote
attraverso gli occhi dei partecipanti: una narrazione estemporanea
e collettiva.
L’immaginario collettivo del personaggio di Cervantes
diventa azione mobile performante e Quixote, il burattino,
ne è la materializzazione.
Quixote è utopia, l’esperienza dinamica
e casuale generata nell’immediatezza della comunicazione mobile;
Quixote è processo sociale peer-to-peer.
Il personaggio Quixote.
«Insomma, tanto si impigliò nella cara sua lettura che
gli passavano le notti dalle ultime alle prime luci e i giorni dall’albeggiare
alla sera, a leggere. Cosicché per il poco dormire e per il
molto leggere gli si prosciugò il cervello, in modo che venne
a perdere il giudizio.
[…] Col senno ormai bell’e spacciato, gli venne in mente
pertanto il pensiero più bislacco che mai venisse a un pazzo
del mondo: e fu che gli parve opportuno e necessario, sia per maggiore
onore suo come per utilità da rendere alla sua patria, farsi
cavaliere errante…»
Miguel de Cervantes, Don Chisciotte della Mancia
Il personaggio letterario di Cervantes rappresenta
il motore propulsivo di una narrazione collettiva. Nessuno meglio
di un cavaliere errante e dissennato può trasformare gli eventi
quotidiani in avventure da narrare.
L’Opera
La struttura del blog
ben si presta ad una narrazione episodica e capace di adattarsi al
flusso quotidiano della vita attraverso l’immediatezza propria
degli MMS/SMS. Individui e punti di vista diversi ma accomunati dalla
ricerca dell’opera dell’autore collettivo. |

Contemporaneamente, l’Hidalgo rappresenta il nomadismo inteso
come mobilità nella comunicazione. Quixote
esplora quindi la mobilità digitale della comunicazione
mobile nel suo rapporto con lo spazio urbano e nelle forme
di socialità di rete che si attualizzano con essa.
Da un lato l’interazione con lo spazio, in particolare quello
cittadino che ha come predecessori le visioni e le pratiche delle
flaneries di Baudelaire: la città
vissuta come esperienza di vita quotidiana; dall’altro la
dimensione ludica e dinamica della psicogeografia dei situazionisti
di Debord. I quartieri della città tracciati
sulla mappa del Moblog, il Quixote che
la percorre lasciando le sue tracce digitali attraverso il GPS.
L’avvicendarsi dei compagni di viaggio del Quixote
offre infine un altro livello di lettura alla performance: le reti
sociali, la ridefinizione della socialità attivata dalla
telefonia cellulare, la mobile togetherness di cui le rubriche
dei nostri cellulari sono i sommi custodi.
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