La ruota della legge

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Rimanendo in tema di simboli, i monasteri buddhisti tibetani hanno quasi sempre il tetto sormontato da una effige denominata la Ruota della Legge, inevitabilmente fiancheggiata da due cervi, il cui valore simbolico deriva dal richiamare alla memoria il primo sermone del Buddha al Parco dei Cervi di Sarnath.
Si tratta di uno dei simboli più importanti della religione buddhista, in quanto rappresenta gli insegnamenti del Buddha. Ovvero di colui che per primo ha "girato la ruota del Dharma".
Gli otto raggi della ruota simboleggiano il nobile ottuplice cammino indicato dal Buddha nei suoi insegnamenti. La ruota rappresenta anche l’infinito ciclo di Samsara, ovvero della Rinascita, che può essere sfuggito seguendo gli insegnamenti del Buddha.
La ruota era un simbolo comune della prima arte buddhista; prima dell’introduzione delle immagini del Buddha. In quel periodo, il Dharmachakra era utilizzato per simboleggiare non solo gli insegnamenti del Buddha, ma il Buddha stesso.
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