Di
Cassidy Curtis
Nuove prospettive per i motori di ricerca delle immagini
Magari potrebbe un giorno interessarvi sapere quante opere d’arte
a livello internazionale condividano i tratti dell’enigmatico
sorriso della Gioconda; oppure quante ammicchino alla posa
sinuosa del braccio sinistro della Venere di Botticelli;
o ancora se esiste una “trama segreta” che si ripete nei
dripping di Jackson Pollock.
Interrogativi di questo tipo troveranno ben presto risposta grazie
ai tools di ricerca grafica che da varie parti del mondo
sono in fase di approntamento e revisione. Lavorano nei più
svariati modi: dall’isolamento di un particolare di una immagine,
alla definizione di alcuni punti focali all’interno dell’immagine
campione, al tracciamento di percorsi e volumetrie che vogliamo ricercare
e comparare nel web od in appositi archivi di immagini.
Ciò che forse pochi di noi avrebbero perfino sognato di poter
fare è invece il recupero di modelli ed animazioni tridimensionali,
partendo da sintetici segni (graffiti, direi) che ne rappresentano
in qualche modo lo sviluppo nello spazio. E’ proprio questo
l’obiettivo del 3D Model Search Engine sviluppato
dal Princeton Shape Retrieval and Analysis Group.
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