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Tecnologie:

I DVD usa e getta
Pirateria e leggi di mercato hanno indotto al progetto di DVD usa e getta. La tecnologia - sviluppata da Spectra System e Flexplay - prevede che, una volta aperta la confezione, la sottile pellicola trasparente sulla quale sono incisi i dati ottici cominci ad evaporare rendendo progressivamente più scuro il supporto fino a renderlo praticamente illeggibile da raggio laser del lettore DVD. Il processo si consuma in circa 48 ore; è irreversibile e, soprattutto, a prova di pirata (così ci garantiscono).
La Buena Vista Home Entertainment (gruppo Disney) ha annunciato che in breve tempo inizierà la distribuzione dei nuovi DVD. In pratica sarà ben presto possibile acquistare in supermercati, giornalai ed altre catene di distribuzione organizzate film a costi estremamente contenuti, che dovrebbero attestarsi circa sulle quote del videonoleggio.
Se lo standard diviene "ufficiale" ed utilizzato su vasta scala vedremo decrescere il numero delle grandi catene stile Blockbuster, ma chi si occuperà del riciclaggio dei supporti divenuti illeggibili?

dvd autodistruggente

Tattotattica digitale
Al SIGGRAPH 2003 (San Diego 27-31 Luglio), nel corso di Emerging Technologies, viene presentato SmartTouch: un sistema ideato da alcuni studiosi dell'Università di Tokio che consente di convertire dati visivi in percezioni tattili.
Un piccolo schermo elettro-tattile con dei sensori a contatto con la pelle sarà in grado di convertire le informazioni visuali per ricreare sensazioni tattili complesse attraverso sottili cambiamenti del campo elettrico sulla superficie della pelle.

Smart Touch


Tastiera virtuale
L'ergonomia delle interfacce è ancora una chimera? Puntiamo sulla "leggerezza"

Presentata al CeBIT di Hannover dalla compagnia israeliana VKB, la tastiera virtuale a raggi infrarossi è stata tra le novità che maggiormente hanno incuriositi i visitatori.
Specificamente pensata per i palmari ed i sempre più multimediali prodotti della telefonia mobile, consente di scrivere e digitare comandi posando le dita su una proiezione luminosa. Funziona attraverso un piccolo proiettore con un rilevatore integrato in grado di registrare i movimenti delle mani interpretandoli tanto come tastiera che come sistema di puntamento.
La Siemens Procurement Logistics Services ne prevede la possibile commercializzazione entro la fine dell'anno.




Mouse bionico

I ricercatori della Brown University (www.brown.edu) stanno verificando un nuovo dispositivo di puntamento di loro concezione in grado di tracciare i movimenti con i soli impulsi nervosi provenienti dal cervello: potrebbe risultare un dispositivo particolarmente efficace per i portatori di handicap motori.
Per il momento il dispositivo, che si interfaccia con il sistema nervoso preposto alla gestione degli arti, è stato provato su alcune scimmie Rhesus che, dopo un periodo di addestramento con un comune mouse, sono state in grado di condurre con facilità un semplice videogioco.
Visti i primi risultati i ricercatori pensano di riuscire a mettere a punto in breve tempo un dispositivo di puntamento che potrebbe aprire il mondo dell'informatica a soggetti colpiti dal morbo di Gehrig, da distrofia muscolare o da danni al midollo spinale.

 

Blu-Ray Disc
Sony, Matsushita, Lg Electronics, Samsung,
Philips, Hitachi, Sharp, Pioneer e Thomson
Multimedia
hanno siglato un accordo per creare uno standard per una nuovo tipo di memoria ottica che si presenta come un avanzamento sostanziale del DVD (Digital Versatile Disc).
La nuova tecnologia, nota con il nome di
Blu-Ray Disc a causa del colore del raggio laser impiegato per la sua lettura/scrittura, consente su un disco delle stesse dimensioni dei CD e DVD (12 cm) di scrivere 27 GB di informazioni per lato, equivalenti a 13 ore di registrazione televisive di qualità broadcast.
Per saperne di più:www.zdnet.it


La beffa dell'hi-tech

Cina, India e Pakistan rappresentano forse uno degli aspetti più significativi del "
digital divide" (divario digitale): si tratta di paesi in cui informatica e telematica certamente dovranno ancora attendere prima di classificarsi nelle disponibilità effettive della popolazione. Eppure dello sviluppo delle Nuove Tecnologie sembrano essere in gran parte proprio questi paesi a pagarne il prezzo.
Secondo il rapporto "
Exporting Harm: The High-Tech Trashing of Asia" messo a punto da Basel Action Network (BAN) e Silicon Valley Toxics Coalition (SVTC) in collaborazione con Toxics Link India, Greenpeace China e SCOPE (Pakistan) molti computer usati ed altre tipologie di hardware vengono smaltiti proprio nei paesi in via di sviluppo utilizzando tecnologie certamente non all'avanguardia che hanno un impatto fortemente negativo in termini ambientali.

Per saperne di più:

www.punto-informatico.it
(italiano)
oppure
www.svtc.org
(
inglese).


Palladium: la sicurezza e la posta in gioco
Lo abbiamo già visto in molti film fanta-telematici, lo abbiamo temuto dietro molte manovre economico-sociali (dalle quali Microsoft non è certo rimasta esente), lo presagiamo dietro molte proposte politico-legislative: sono in molti ad avvertire l'esigenza di controllare la grande Rete.
Il progetto Palladium, nei toni con i quali l'ha dettagliatamente illustrato il settimale "Newsweek", rappresenta l'ennesimo tentativo da parte di Microsoft e di molte aziende hardware quali Intel, Amd, Compaq, Ibm e Dell di fornire una risposta concreta a questa esigenza.
Dietro la promessa di servizi più o meno invitanti quali la possibilità una volta per tutte di sottrarsi all'egemonia dello spamming indesiderato, di neutralizzare e prevenire gran parte dei virus, di riuscire a tutelare in forme variabili e personalizzate il diritto di ogni autore sulle proprie opere, si cela una manovra che lega in modo forte il software al microprocessore della propria workstation.
Già nel 2004, data prevista di uscita del nuovo Sistema Operativo di Microsoft, potremmo trovare inscritte nel binomio hardware-software le "regole di sicurezza" che potrebbero garantire un controllo assoluto su ogni documento, sito, programma grazie ad un "sistema di autorizzazioni" strettamente legate al PC e all'identità dell'utente.
Molti potranno rassegnarsi a dire OK alla fine della musica o dei filmati gratuiti, quanti potranno rassegnarsi a rinunciare alla possibilità non solo teorica della libera opposizione nei regimi totalitari?



Nuovo thesaurus multilingue per l'educazione in Europa



European Schoolnet (www.eun.org) - un'iniziativa di collaborazione cui hanno aderito ventitré Ministeri della Pubblica Istruzione europei allo scopo di promuovere l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) per l'educazione - ha annunciato il progetto European Treasury Browser (ETB).
Il progetto European Treasury Browser (ETB) ha lanciato di recente un thesaurus multilingue per l'educazione in Europa, disponibile nelle otto lingue seguenti: danese, inglese, francese, tedesco, greco, italiano, spagnolo e svedese. Il thesaurus ha lo scopo di indicizzare le risorse didattiche e vuol essere un aiuto nella creazione di una struttura interoperabile, che consenta lo scambio in rete di metadata sulle risorse per le scuole europee. L'ETB riunirà le banche dati nazionali esistenti, incoraggerà le nuove pubblicazioni e fornirà una struttura di alto livello qualitativo.
Il progetto è finalizzato ad apportare valore aggiunto agli archivi di risorse nazionali, inserendo uno strato interoperabile per aiutare insegnanti e studenti a reperire risorse in tutta Europa. Pertanto gli utenti avranno accesso a tutte le risorse, a prescindere dal metodo di indicizzazione usato. Il materiale è classificato in base all'argomento e al tipo di risorse. Gli insegnanti potranno attingervi per preparare le lezioni e gli studenti potranno usarlo come riferimento per le loro ricerche; le risorse includono, inoltre, linee guida ed esempi di best practice.
Il thesaurus è stato concepito come strumento atto a facilitare l'indicizzazione e la ricerca in due contesti: una rete europea che connette le banche dati di risorse pedagogiche, le quali possiedono sistemi di indicizzazione e lingue diversi; archivi di risorse europei.
Questo significa che il thesaurus dell'ETB può essere usato dalle banche dati i cui documenti sono stati indicizzati tramite i suoi descrittori, oppure dalle banche dati i cui sistemi di classificazione o thesauri possono essere ricondotti ai descrittori ETB. Il thesaurus dell'ETB è disponibile in rete, descritto attraverso un modello di dati RDF e distribuito in un formato basato sull'XML.
I potenziali utenti del thesaurus dell'ETB sono, da un lato, coloro che si occupano di indicizzazione presso i servizi di documentazione didattica, editori e bibliotecari; dall'altro, alunni, insegnanti, dirigenti scolastici, studiosi e decisori politici interessati al materiale pedagogico in rete.
Tra gli altri vantaggi, questo thesaurus favorisce: una migliore efficienza nell'individuare informazioni, grazie a una lingua comune per indicizzatori e utenti, senza negare a questi ultimi la possibilità di usare la propria lingua e le proprie interfacce per le ricerche, la creazione di una lingua documentaria europea nel campo delle risorse pedagogiche.
Per conoscere il progetto nei dettagli è disponibile il sito: www.eun.org/eun.org2/goto.cfm?did=12233



 


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