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Osservatorio di Cultura Digitale
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KINETIC RADIO RAID: SGUARDI CONNETTIVI TRA ETERE, WEB E TERRITORIO

Giugno 14, 2011 By: admin2 Category: Articoli

Di Fabrizio Palasciano (@electrofab)

Quello che state leggendo è un Articolo Interattivo. Si tratta di un esperimento del collettivo Hypermedia Punk nell’ambito del cantiere di creatività sociale Urban Experience. Il percorso di ricerca su quelle che Carlo Infante definisce Scritture Mutanti ha portato alla creazione di questo format di scrittura  che assume la forma di un report composto da Tweets. Brevi frasi ipertestuali che narrano la performance Kinetic Roma Radio Raid consentendo una completa esperienza multimediale nel cuore dell’evento. Le parole si mutano in un archivio dinamico che emerge dal supporto cartaceo per prendere nuova vita ed evolversi nello spazio pubblico del web.

The Twitter Report

Radio Raid: Incursioni urbane ed extraurbane via autoradio – http://goo.gl/giKnH

Sistematurgia basata sull’uso del segnale radiofonico in FM – http://goo.gl/V0eRD

L’autoradio scandisce un percorso (con gli interventi via cellulare dei partecipanti) che attraversa il territorio scorso dai finestrini delle automobili in corsa.

La macchina/automobile, come strumento/veicolo per la rilettura del territorio – http://goo.gl/FpjAp

Riappropriazione del territorio da parte dei cittadini che osservano la città con un occhio più critico, “linkando” gli infiniti percorsi di senso e conoscenza aperti da ogni tappa.

Sguardo in corsa attraverso un finestrino che la conduzione radiofonica rivela essere una finestra cinetica, in movimento – http://goo.gl/PeWzH

Genesi Del Radio Raid: “La scena invisibile” per Audiobox-RAIRadioUno (1989) – http://goo.gl/zzdUs

Un’azione performativa interagisce con una trasmissione radio incalzata dal suono degli altoparlanti che proviene dalle automobili che aprono le portiere all’arrivo sul piazzale del centro sociale La Morara di Bologna, lungo la tangenziale.

“Pellegrinaggi per Autoradio” solcano le campagne di Galatina – http://goo.gl/Z3acz

Il format compiuto del Radio Raid è realizzato nel Salento, dagli studenti del corso di Performing Media dell’Università di Lecce.

Happy New Hear Radio Raid: RadioPopolareRoma scandisce apparizioni di Panda Giganti – http://goo.gl/V3RzT

Una delle notti più fredde del 2009. La prima mossa del cantiere di Urban Experience: un percorso dall’Università di Roma “La Sapienza” al Centro Sociale Brancaleone, con soluzioni di spettacolarizzazione dello spazio che vanno ad integrare l’azione performativa in quella che diviene una vera e propria drammaturgia ipermediale disseminata sul territorio urbano.

A Cascina Caccia: Il Radio Raid converge sui beni confiscati alle mafie – http://goo.gl/3T7Au

Emblematico il Radio Raid organizzato con l’associazione antimafia Libera in Piemonte: tre equipaggi che da Torino, Alessandria e Casale Monferrato si dirigono a Cascina Caccia, bene confiscato alla ‘ndrangheta, anticipando i temi dell’assemblea con una conversazione radiofonica  animata da telefonate, sms e tweets in real time.

Kinetic RomaRadioRaid su Facebook, il percorso urbano per auto-radio attraversa Roma dal Flaminio al Corviale – http://goo.gl/XPAgr

La domenica pomeriggio del 28 novembre 2010. Un momento di tregua dal traffico ordinario, per un’esplorazione dell’Urbe in automobile. Lo staff di Urban Experience viralizza le suggestioni del percorso su una pagina Facebook dedicata.

Kinetic Roma Radio Raid – Un progetto ludico-partecipativo nato dal cantiere di creatività sociale Urban Experiencehttp://goo.gl/pqtZm

Il progetto è realizzato insieme a FORD Italia e il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione di Roma Capitale.

Kinetic Roma Radio Raid – l’arte cinetica del futurismo, del luoghi e della cultura pop, dello sport, del cinema e della danza – http://goo.gl/8OrKc

Uno sguardo in movimento sull’urbanistica romana. Seguendo la linea scorrevole del Tevere (“dove tutto scorre”)

Ricerca della multidimensionalità dell’Urbe nei passati sepolti, antichi e recenti, sovrapposti ad icone futuriste – http://goo.gl/OJlF0

Viaggio antropologico e culturale, dalle icone novecentesche agli snodi dell’intelligenza connettiva del crowdsoucing  – http://goo.gl/D98W8

Il percorso attraversa quartieri e luoghi nel segno di Architettura e Modernità – (Flaminio, Prati, il Gianicolo, Testaccio, Portuense, Corviale)  – http://goo.gl/uchNR

Le vetture Ford Kinetic lungo la traccia del Tevere: un itinerario da vivere sulle frequenze FM 101,3 di Radio Centro Suonohttp://goo.gl/jxK8n

I partecipanti interagisco con la trasmissione radiofonica tramite autoradio, partecipando attraverso SMS, Instant Blogging e twitter.

In corsa. Un kinetic automotive urbano caratterizzato dall’utilizzo di format interattivi di performing mediahttp://goo.gl/aGqoX

In alcune tappe veloci stop and go permettono di assistere ad interventi ed apparizioni (curiosi personaggi che tracciano graffititi, videoproiezioni e focus su particolarità architettoniche).

Happening radioguidato per uno sguardo cinetico sulla città – http://goo.gl/i7jbl

Il Radio Raid nella Bat-Caverna della concessionaria Fordstarhttp://goo.gl/CxE2q

Il Radio Raid prende le mosse dalla grotta tufacea di via Flaminia 1113, recuperata dallo studio romano Spaceplanners e vestita di vetro e acciaio.

Traguardo finale del Kinetic RomaRadioRaid al Mitreo di Corviale con i format di Performing Media: Videomapping, Geoblog e Twitter Cloud Live – http://goo.gl/oioCN

La carovana del Kinetic Radio Raid conclude il suo itinerario al famigerato Kilometro laboratorio socio-antropologico che fa da palcoscenico a diversi format di Performing Media

Radio Raid Geoblog: La mappa georeferenziata del percorso nell’urbe e la tag cloud live generata dagli interventi pubblicati in corsa su twitterhttp://goo.gl/oTQ7e

The Kinetic Radio Raid Public Dochttp://goo.gl/2FORG

Radio Raid Tag Wall. Il muro di tag emerso dalla cronaca del Kinetic Radio Raid.

Altoparlanti / Audiobox / Automobile / Autoradio / Corsa / Extraurbano / Finestra Cinetica / FM / Geoblog / Hypermedia Punk / Icona / Incursioni / Innovazione / Interaction Design / Kinetic /  Libertà / Macchina / Maps /  Media Haka / Motore / Movimento / Osservare / Pellegrinaggi per Autoradio / Performig Media / Punti di Avvistamento /  Radio / Radio Raid / Scandire Percorsi  / Segnale Radiofonico / Sguardi Connettivi / Sguardo in Corsa / Snodi / Sosta/ Tactical Media / Territorio / Tracce / Twitter Cloud Live / Urban Experience / Urbano / Veicolo / Viaggio Antropologico / Videomapping /

Festival d’Europa

Aprile 08, 2011 By: admin2 Category: Comunicazioni

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Dal 6 al 10 maggio 2011

Firenze ospiterà la prima edizione del Festival d’Europa una manifestazione ideata dall’Istituto universitario europeo, che prevede mostre, spettacoli, concerti, rassegne cinematografiche, eventi culturali nelle piazze, convegni e seminari….

Il colore del pensiero

Marzo 30, 2011 By: admin2 Category: Comunicazioni

mil

BrainForum

Il colore del pensiero

a Milano

lunedì 4 e martedì 5 aprile 2011

Il colore del pensiero – riunirà a Milano alcuni tra i più importanti ricercatori e neuroscienziati provenienti dalle più prestigiose università nazionali e internazionali per fare il punto sulle ultime frontiere della ricerca sul cervello. Il convegno è articolato in due tappe:

Lunedì 4 aprile al Piccolo Teatro giornata di divulgazione scientifica sulle nuove frontiere della ricerca sul cervello.

Martedì 5 aprile, presso l’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele, giornata dedicata al tema “Il pensiero grigio: l’Alzheimer”……

WECONOMY

Marzo 12, 2011 By: admin2 Category: Comunicazioni

 

Scaricalo!

Play – Giochi di ruolo

Febbraio 24, 2011 By: admin2 Category: Comunicazioni

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Dal 24 al 26 Febbraio 2011

Al Museo d’Arte Contemporanea Roma, nella sua sede di via Nizza.

Ci sarà la mostra PLAY – GIOCHI DI RUOLO

È un invito a mettersi nei panni dell’altro, per avvicinarsi alle cose con una prospettiva diversa, per emanciparsi dalle «tradizionali narrative relative a soggettività originarie e autoriali, focalizzandosi su quei momenti o processi che si producono negli interstizi, nell’articolarsi delle differenze culturali»…

 

Google Latitude

Febbraio 16, 2011 By: admin2 Category: Comunicazioni

Simpatico e divertente, il nuovo servizio Google Latitude per la telefonia mobile offre l’opportunità di rimanere sempre aggiornato sui movimenti dei tuoi amici in buona parte del mondo.

Ci chiediamo però se basti una conferma al momento dell’adesione per andare in barba alla privacy; e soprattutto se sia così consigliabile da utilizzare visto che basta una piccola modifica anagrafica perché anche i minori siano in grado di utilizzarlo.

DanceMe

Febbraio 08, 2011 By: admin2 Category: Comunicazioni

ombrello

Perypezye Urbane

Media Collective

presenta

DanceMe

http://www.danceme.org/ 

 

Progetto di ricerca cross-mediale sulle arti performative realizzato grazie a una rete di giovani creativi e a una piattaforma web.

Una riflessione su quello che il web 2.0 e i nuovi media possono offrire alle performing arts.

Una discussione aperta sul rapporto tra arte e diritto d’autore e sui creative commons.

Un incentivo alla creazione di una rete di relazioni e scambi sulla performance contemporanea.

 

Entra nel vivo DanceMe, progetto annuale (giugno 2010 – luglio 2011) promosso dall’associazione culturale Perypezye Urbane di Milano, che vuole, da un lato, avviare una riflessione sul rapporto tra arte e diritto d’autore e, dall’altro, rispondere all’esigenza di una più ampia collaborazione tra chi produce contenuti artistici e chi ne fruisce, dando il via a una vera e propria community delle performing arts contemporanee che elegge il web a luogo di scambio e relazione.

12 i partecipanti: 6 performer, 2 musicisti, 2 critici, 2 videomaker – tutti al di sotto dei 35 anni e selezionati tramite bando – che si confronteranno a turno con la realizzazione di una performance attraverso un processo di creazione concatenato dalla connotazione contemporaneamente live e web.

COMPONENTE LIVE: il progetto prevede un sistema di residenze artistiche in cui ciascun performer, in collaborazione con i musicisti, i videomaker e i critici, creerà una performance solista presentata al pubblico al termine della residenza.

Focus del progetto è la possibilità di costruire il proprio lavoro su quello degli altri, seguendo le regole dei Creative Commons (creativecommons.it), licenze che offrono agli autori la possibilità di condividere in maniera ampia le proprie opere, con la libertà di porre limiti sul loro utilizzo o sulla loro rielaborazione.

Fonte d’ispirazione per il primo performer è l’assolo Trio A di Yvonne Reiner; ogni partecipante s’ispirerà poi al progetto immediatamente precedente operando liberamente un remix del materiale coreografico, musicale o visivo, per realizzare un lavoro ‘derivato’, ma del tutto personale, nel pieno rispetto dei creative commons.

La creazione coreografica diviene quindi patrimonio comune ‘indossato’ di volta in volta da un artista diverso.

La prima performance, Rerererewriting di Luna Paese, Mariano Leotta e Dario Congedo, è stata presentata il 29 ottobre, nell’ambito della Festa del Teatro 2010.

Da una rilettura del lavoro del primo gruppo, gli artisti successivi hanno gettato le basi per la loro personale riflessione artistica in scena il 22 dicembre presso lo Studio28 di Milano con il titolo I PONG. Prossimo appuntamento il 19 febbraio con il performer Davide Manico.

 

COMPONENTE WEB: ogni partecipante di DanceMe condivide il proprio iter creativo attraverso la piattaforma web del progetto (http://www.danceme.org/) che permette agli artisti di pubblicare pensieri, testi, musiche, video e altre fonti d’ispirazione e al popolo di internet di dare feedback, suggerimenti e ulteriori suggestioni.

Per DanceMe il web, (o, meglio, il web 2.0) è quindi terreno privilegiato di interazione, mentre i media digitali assurgono a veri e propri ambienti del sapere, non solo strumenti di trasmissione di idee, ma agenti di una nuova sensibilità culturale.

Su queste basi DanceMe intende dare il La a una vera e propria community creativa e critica che utilizzi la piattaforma e il web come occasione d’interazione e relazione produttiva, di discussione, collaborazione e ricerca sui linguaggi delle performing arts contemporanee che, attraverso internet, possono diventare fenomeno di convergenza culturale che prescinde dall’esperienza e dalle competenze del singolo.

 

CULTURE DIGITALI

DanceMe si è avvalso della collaborazione di Apogeo, casa editrice da sempre molto attenta agli sviluppi di nuovi media, per proporre un ciclo d’incontri, dal titolo Culture Digitali, con 5 professionisti che lavorano e  studiano dall’interno il nuovo universo culturale offerto dalla rete.

Gli incontri hanno fornito nuove chiavi per “leggere” internet, per aprire nuove porte e nuovi interessi, anche professionali, fornendo strumenti utili e concreti per muoversi nel web, coagulando attorno ad essi il nuovo movimento culturale della x-media (cross media) generation, dei cosiddetti nativi digitali.

Programma

–         20-22 Maggio 2010: Elvira Berlingieri – Legge 2.0

–         27-29 maggio 2010: Roberto Maragliano – Parlare con le immagini

–         10-12 giugno 2010: Sergio Maistrello – L’informazione e i nuovi media. Il giornalismo al tempo del citizen journalism.

–         17-19 giugno 2010: Letizia Sechi – Editoria digitale.

–         24-26 giugno 2010: Max Giovagnoli – Crossmedia. Le nuove narrazioni

 

CALENDARIO DELLE PERFORMANCE

 

>>29 ottobre 2010

Rerererewriting

Coreografia e interpretazione Luna Paese

video Mariano Leotta

musiche Dario Congedo

>>22 dicembre 2010

I PONG

Coreografia e interpretazione Paola Ponti

Musiche Giulio Escalona

Video Isobel Blonk

>>19 febbraio 2011

Coreografia e interpretazione Davide Manico

video Isobel Blank 

musica Giulio Escalona

 

>>8 aprile 2011

Coreografia e interpretazione Annalisa Rainoldi

Musiche Giulio Escalona

Video Isobel Blonk

>>28 maggio 2011

Coreografia e interpretazione Anja Piotrowska

video Mariano Leotta

musiche Dario Congedo

>>8 Luglio 2011

Coreografia e interpretazione Riccardo Meneghini

video Mariano Leotta

musiche Dario Congedo

 

Ogni progetto si avvale anche del contributo dei due critici: Luisa Ruggio e Cristina de Falco

Per maggiori informazioni sulle performance e contribuire alla loro creazione www.danceme.org

 

 

 

 

 

CREDITS

Ideazione e direzione artistica: Giovanni Sabelli Fioretti e Giuseppe Esposito

Amministrazione: Valeria Bottiglieri

Ufficio stampa: Sara Prandoni; sara.prandoni@gmail.com, mob. +39 328 7060717

Con il sostegno di Fondazione Cariplo, Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano – Tempo Libero, Apogeo, Festlab, Opendoor

 

CONTATTI

Perypezye Urbane c/o Studio28

Via Moretto da Brescia, 28 Milano

Tel +39 328 4342973 Fax +39 (0)2 36513360

info@perypezyeurbane.org; http://www.perypezyeurbane.org/; www.danceme.org

La Biennale della JCE – Jeune Création Européenne

Febbraio 04, 2011 By: admin2 Category: Comunicazioni

giallo

Da venerdì 4 a domenica 20 febbraio 2011 al Museo di Villa Croce di Genova ci sarà la Biennale della JCE –Jeune Création Européenne.

   Lungo il suo circuito internazionale che prende avvio dalla città francese di Montrouge, la Biennale della JCE – Jeune Création Européenne, quest’anno alla sua quinta edizione. Genova si conferma  la città di riferimento per l’Italia del prestigioso network europeo, curando la selezione degli artisti italiani che partecipano alle 8 tappe della Biennale e ospitando la mostra in esclusiva per l’Italia.  Il progetto nasce per presentare uno scenario inedito della produzione artistica attuale attraverso le opere di 80 giovani artisti provenienti da 8 paesi europei partner, artisti per la maggior parte ancora “inediti” all’ambiente dell’arte contemporanea, selezionati da 8 curatori e critici di riferimento….

Ten Reloaded

Dicembre 16, 2010 By: admin2 Category: Articoli

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Ten Reloaded, fotografia, video e performance, presso l’atelier “degliZingari Gallery”, 22 dicembre 2010

Roma: Mercoledì 22 dicembre 2010 alle ore 21 presso l’atelier “degliZingari Gallery” accoglierà la mostra “Ten Reloaded” rievocativa della prima edizione del Festival di Performance Art Cyberpunk “Ten” del 9 ottobre 2010 presso il Lanificio, un festival che ha visto un’interazione di sperimentazione massima di cultura cyberpunk, bondage art, installazioni interattive, body art estrema, videoarte e danza contemporanea.

La mostra “Ten Reloaded” sarà presentata da Luciana Cameli (presidente dell’associazione “You Artist”) e Francesca Fini (autrice del concept e direttrice artistica di “Ten”). “Ten Reloaded” si articola in una variegata serata di fotografia, video e performance per ricordare il “Ten” e la sua promessa di divenire uno degli eventi di riferimento della Live Art a Roma.

Il programma della serata si articola in:

Expo Fotografica dell’artista Soukizy Redroom: reportage di impressionante presenza scenica in cui l’artista ha immortalato dettagli delle performance sul palco nella giornata del 9 ottobre. Soukizy è una fotografa professionista di eventi live e set fotografici.

– Proiezione in anteprima del documentario “10 corpi del reato”, video realizzato per l’evento Ten da Francesca Fini e prodotto dall’associazione culturale nazionale You Artist. Starring (in ordine alfabetico) Alia.XXX, DolcissimaBastarda, Francesca Fini, Hypermedia Punk (Monica Mureddu e Fabrizio Palasciano), Letizia Lucchini, Lilith Primavera, Mafio 73, Noemi Valente, Vivia.
Francesca Fini è un’artista digitale di formazione, film maker, produce installazioni multimediali, video artista, media performer e body artist.

– Installazioni di Rope Art curate da Dolcissima Bastarda, creazioni che vedono l’antica arte del bondage messa a servizio della body-art con un raffinato e maturo gusto fetish.

– “Note Off” di Francesca Fini con Marco Casolino, installazione di musica e pelle.

– “The Mirror” di Francesca Fini con Letizia Lucchini ed Alessandra Carlesi.

– Presentazione di Carlo Infante (libero docente di performing media e fondatore dell’associazione di promozione sociale “Urban Experience”) di alcuni format di comunicazione sviluppati nell’ambito del performing media lab e che fanno da base per la performance “Hallucinated Journalism”. La performance mette in scena un dialogo tra l’artista del futuro ed il giornalista 2.0 portando ad una riflessione sul citizen journalism e sull’impatto dei nuovi media sulla comunicazione.

– Presentazione di Media Haka di un e-book interattivo sui materiali prodotti dalla performance “Hallucinated Journalism”. L’e-book è scaricabile gratuitamente.

In un corner sarà, inoltre, presente il Tag Cloud (#TEN10) dell’evento, con tutti i commenti e le osservazioni dal vivo sulla mostra. “Ten Reloaded” sarà visitabile sino al 13 gennaio 2011. L’atelier “degli Zingari Gallery” è situato esattamente nel Rione Monti in via degli Zingari, 52/54 – 00184 Roma.

TEN – cyberpunk performance art festival from TEN on Vimeo.

 

Siti Utili:
www.ten.roma.it

www.deglizingari.it

www.youartist.info

www.francescafini.com

www.soukizy.com

www.dolcissimabastarda.com
www.hypermediapunk.org

Realtà aumentata, ok (e il valore?)

Dicembre 06, 2010 By: admin2 Category: Articoli

Di Stefano Adami

Di la dal mare li chiamano “hype”.

Sono le ondate semi-maniacali che glorificano l’ultima tendenza in tema di tecnologia, ma non solo.

Hanno vita media di un anno o poco più ma riescono a far danni, se influenzano le scelte di vita o di impresa dei più sprovveduti.

Molti dei “fan”, spesso i più superficiali, si trasformano allora in detrattori.

E via col prossimo hype.

Sul finire degli anni ’80, ad esempio, la realtà quotidiana, quella “che si tocca” sembrava destinata a volatilizzarsi.

Era il momento della “realtà virtuale”: uscita dai circoli delle teste d’uovo, subito applicata nel settore del gaming e presto amplificata da produzioni cinematografiche e riviste trendy.

Nel lungo periodo invece le persone e gli ambienti seri, lontano dalle grancasse mediatiche, lavorano per creare vero valore o per rivisitare criticamente le diverse fiammate.

La sfida oggi non sembra più quella di infilare a sei miliardi di persone un Head Mounted Display o un Virtual Glove, ma piuttosto sovrapporre alla visualizzazione degli oggetti reali un “layer” di informazioni utili.

In altri termini, si sta provando ad “aumentare” gli oggetti con altri oggetti, virtuali, consistenti ai primi per contenuto o per il semplice fatto di essere in prossimità.

Dal pollice oppo-nibile all’informazione dispo-nibile”, verrebbe da dire.

In soldoni, una qualunque applicazione di Augmented Reality (AR) ha bisogno di un dispositivo di acquisizione di immagini, di una connessione in rete e di un dispositivo di visualizzazione.

Per farsi una prima idea sullo stato dell’arte è sufficiente la classica ricerca su Google, nemmeno avanzata (magari in inglese, però).

Non serve nemmeno una laurea in ingegneria per capire che la stragrande maggioranza delle applicazioni conta di far leva sulla diffusione ormai esponenziale degli smart phone (et similia).

Come ogni paradigma trasversale, però, la AR inizia a dare soddisfazioni su molti fronti e “ora si tratta di darle un valore economico”, per dirla con Bruce Sterling (nella Key Note di apertura di are 2010 – Augmented Reality Event, Santa Clara, CA, Bruce ha usato l’espressione “to make money of that”, ma sono americani, si sa).

Le esperienze più note, soprattutto per i corporate brand che le hanno promosse, si riferiscono fra gli altri a Toyota, General Electric, Coca Cola.

Altre esperienze, meno vistose ma non meno utili, si rivolgono ai contesti professionali dove l’accesso e la selezione di informazioni critiche devono avvenire in condizioni estreme. Un esempio per tutti: le applicazioni di supporto alla manutenzione.

Sulla scala della complessità il progetto SixthSense, di Pranav Mistry, al MIT Media Lab può essere considerato una pietra angolare, almeno per chi scrive.

Anche da lato dell’offerta, e quindi di chi investe scommettendo sul futuro, non si stanno muovendo solo brillanti “garage-start-up” tipo Total Immersion (recentemente partner di Adobe). Anche grandi player dell’ICT come Qualcomm e Samsung, oltre alla solita Apple, hanno messo sulla AR uno dei loro focus strategici.

Quindi, quali sono gli ambiti in cui la AR potrà dare maggior valore e -soprattutto – a chi?

Uno dei luoghi dove portare riflessioni trasversali e confrontarsi senza pregiudizi “di casta” è la UX Conference organizzata ogni anno a Lugano dalla Sketchin di Luca Mascaro.

Con Stefano Bussolon (che insiste a definirsi ballerino di tango ma è docente di Scienze cognitive all’Università di Trento) abbiamo provato ad identificare una serie di riferimenti generali e ci siamo confrontati – litigando spesso – sugli “strumenti” che le rispettive discipline possono attivare per inquadrare il tema.

Ci siamo dati un vincolo, però: lo sforzo di capire non è rivolto ad affinare tecnicismi volti a sfruttare i meccanismi e le debolezze psicologiche dei potenziali utenti.

E’ ancora Jaron Lanier, almeno per quanto ci riguarda, a dare la linea col suo “You are not a gadget”.

Oltre a discussioni esilaranti sulla definizione del termine “marketing” ed al ricorso ai riferimenti più eterodossi (passerà alla storia il suo “anche le formiche ‘taggano’”) Stefano propone una griglia di riflessione “a monte” delle soluzioni tecnologiche di AR.

I processi decisionali posti in essere dagli esseri umani non si limitano ad acquisire e selezionare informazioni dall’ambiente e pongono in essere anche le cosiddette “azioni epistemiche”. Banalizzando, si tratta di comportamenti volti ad aumentare le informazioni pertinenti al raggiungimento dello scopo (es. una decisione d’acquisto) e a migliorare i processi decisionali futuri.

Poi lui, Stefano intendo, pone la domanda: “la cognizione è ‘intra-cranica’ o anche ‘nel mondo’?” (e tutto ciò è bellissimo)

Si perché, letta nella dimensione del coinvolgimento, la AR apre un mondo di opportunità anche da quel punto di vista che noi markettari chiamiamo “esperienziale”.

Un tentativo allora è quello di mappare alcune realizzazioni di AR in base al prevalere delle motivazioni d’uso (razionale/emozionale) ed al corrispondente livello di “naturalità” (inversamente proporzionale allo “sforzo attivo” richiesto al potenziale utente).

Chi è predisposto all’utilizzo della AR e –soprattutto – per fare che cosa?

Sul tema esiste e si sta affinando un intero set di strumenti. Fra questi il rapporto annuale dell’Osservatorio multicanalità (Nielsen-MI-Connexia). Da tre anni le attitudini degli italiani vengono monitorate in base alla predisposizione verso i canali informativi tradizionali e all’investimento posto in essere per i processi d’acquisto. I raggruppamenti piu’ “evoluti”, almeno nell’uso delle tecnologie per le decisioni d’acquisto sono i cossiddeti  “open minded” ed i “reloaded”. Non saranno tutti techno-fan, ma rappresentano già il 40% della popolazione. Un buon 20% poi costituisce il cluster dei “tradizionali coinvolti” (potremmo anche definirli “i prossimi migranti digitali”).

Ecco allora che anche alcune interessanti esperienze italiane trovano una collocazione ed un orizzonte di sviluppo.

Quella indirizzata da Dario De Judicibus, ad esempio, che nel ruolo Fashion Industry Leader di IBM Italia di sostiene sia arrivato il momento di “smetterla di giocare”.

Chi, come Dario associa la competenza tecnica allo sforzo di visione punta a realizzazioni semplici e “naturali”. Il mercato, almeno quello delle aziende che rischiando sono disposte ad “uscire dal coro”, sta apprezzando le proposte ed i prototipi presentati a Segrate, l’estate scorsa.

E ancora: Mauro Rubin, ormai un’autorità in Italia, nonostante l’anagrafe, con la sua Joinpad.net. In occasione dell’ultimo MovieCamp, il 3 novembre a Roma, Mauro ha presentato le realizzazioni compiute per attori del calibro di MTV e Warner Bros. Ma quel che conta, almeno per chi scrive, è che Mauro si muove e presenta la propria iniziativa con onestà intellettuale: “per alcune cose la AR va bene, per altre c’e’ ancora molto da fare e la tecnologia non basta”.

E se lo dice lui …

Crediti:

Leandro Agrò ( www.leeander.com )

Stefano Bussolon (www.bussolon.it)

Dario De Judicibus (www.dejudicibus.it)

Luca Mascaro (www.lucamascaro.info)

Risorse:

Stefano Adami, Stefano Bussolon, Contaminazione di competenze per l’Augmented Reality: aspetti cognitivi e valenze marketing, proceeding UX Conference, Lugano 9.10.2010 (www.slideshare.net/UXconference/contaminazione-di-competenze-per-laugmented-reality-aspetti-cognitivi-e-valenze-marketing)

 

Bruce Sterling, keynote ad Augmented Reality Event (are 2010), Santa Clara, CA, 2/3.6.2010

(http://vimeo.com/12351044)

 

Mario Gerosa e Giampiero Moioli, Brera Academy Virtual Lab, Franco Angeli, 2010

 

Jaron Lanier, You are not a gadget, Knopf  NY, 2010 (ed. it. Tu non sei un gadget, Mondadori, 2010)

 

Kristina Grifantini, Faster Maintenance with Augmented Reality, (www.technologyreview.com/computing/23800)

 

Pranav Mistry, sixthsense Fluid Interfaces Group, MIT Media Lab (www.pranavmistry.com/projects/sixthsense)

 

Mauro Rubin, Mixed Reality – quando l’immaginazione diventa reale, MovieCamp, Roma, 3.11.2010

(www.slideshare.net/MovieCamp/mixed-reality-quando-limmaginazione-diventa-reale)

 adamiska