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Osservatorio di Cultura Digitale
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Born Invisible

Gennaio 28, 2011 By: admin2 Category: Comunicazioni

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Di Melina Ruberti

Dal 4 al 20 febbraio 2011, la Loggia degli Abati del Palazzo Ducale di Genova, ospiterà la mostra Born Invisible di Sheila McKinnon.

Attraverso lo sguardo, la luce, i colori vibranti delle immagini di McKinnon, la mostra richiama l’attenzione sui milioni di ragazze adolescenti che nei paesi in via di sviluppo sono ”invisibili” perché emarginate fin dalla nascita a causa di una cultura di discriminazioni che cominciano con la preferenza per il figlio maschio, la mancata iscrizione a scuola e proseguono  con matrimoni forzati, gravidanze precoci, lavoro precario, violenza sessuale e domestica.

Ten Reloaded

Dicembre 16, 2010 By: admin2 Category: Articoli

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Ten Reloaded, fotografia, video e performance, presso l’atelier “degliZingari Gallery”, 22 dicembre 2010

Roma: Mercoledì 22 dicembre 2010 alle ore 21 presso l’atelier “degliZingari Gallery” accoglierà la mostra “Ten Reloaded” rievocativa della prima edizione del Festival di Performance Art Cyberpunk “Ten” del 9 ottobre 2010 presso il Lanificio, un festival che ha visto un’interazione di sperimentazione massima di cultura cyberpunk, bondage art, installazioni interattive, body art estrema, videoarte e danza contemporanea.

La mostra “Ten Reloaded” sarà presentata da Luciana Cameli (presidente dell’associazione “You Artist”) e Francesca Fini (autrice del concept e direttrice artistica di “Ten”). “Ten Reloaded” si articola in una variegata serata di fotografia, video e performance per ricordare il “Ten” e la sua promessa di divenire uno degli eventi di riferimento della Live Art a Roma.

Il programma della serata si articola in:

Expo Fotografica dell’artista Soukizy Redroom: reportage di impressionante presenza scenica in cui l’artista ha immortalato dettagli delle performance sul palco nella giornata del 9 ottobre. Soukizy è una fotografa professionista di eventi live e set fotografici.

– Proiezione in anteprima del documentario “10 corpi del reato”, video realizzato per l’evento Ten da Francesca Fini e prodotto dall’associazione culturale nazionale You Artist. Starring (in ordine alfabetico) Alia.XXX, DolcissimaBastarda, Francesca Fini, Hypermedia Punk (Monica Mureddu e Fabrizio Palasciano), Letizia Lucchini, Lilith Primavera, Mafio 73, Noemi Valente, Vivia.
Francesca Fini è un’artista digitale di formazione, film maker, produce installazioni multimediali, video artista, media performer e body artist.

– Installazioni di Rope Art curate da Dolcissima Bastarda, creazioni che vedono l’antica arte del bondage messa a servizio della body-art con un raffinato e maturo gusto fetish.

– “Note Off” di Francesca Fini con Marco Casolino, installazione di musica e pelle.

– “The Mirror” di Francesca Fini con Letizia Lucchini ed Alessandra Carlesi.

– Presentazione di Carlo Infante (libero docente di performing media e fondatore dell’associazione di promozione sociale “Urban Experience”) di alcuni format di comunicazione sviluppati nell’ambito del performing media lab e che fanno da base per la performance “Hallucinated Journalism”. La performance mette in scena un dialogo tra l’artista del futuro ed il giornalista 2.0 portando ad una riflessione sul citizen journalism e sull’impatto dei nuovi media sulla comunicazione.

– Presentazione di Media Haka di un e-book interattivo sui materiali prodotti dalla performance “Hallucinated Journalism”. L’e-book è scaricabile gratuitamente.

In un corner sarà, inoltre, presente il Tag Cloud (#TEN10) dell’evento, con tutti i commenti e le osservazioni dal vivo sulla mostra. “Ten Reloaded” sarà visitabile sino al 13 gennaio 2011. L’atelier “degli Zingari Gallery” è situato esattamente nel Rione Monti in via degli Zingari, 52/54 – 00184 Roma.

TEN – cyberpunk performance art festival from TEN on Vimeo.

 

Siti Utili:
www.ten.roma.it

www.deglizingari.it

www.youartist.info

www.francescafini.com

www.soukizy.com

www.dolcissimabastarda.com
www.hypermediapunk.org

Lucca Digital Photo Fest 2010

Dicembre 10, 2010 By: admin2 Category: Articoli

Sono gli ultimi giorni (fino al 12 Dicembre) per vedere la rassegna di foto digitali e retrospettive fotografiche di grandi artisti o dedicate a grandi personaggi dello spettacolo proposta nella sua sesta edizione a Lucca.

Vi proponiamo di seguito qualche immagine:

marilin

Bert Stern: The Last Sitting, 1962

liquorstore

©Donna Ferrato.West Broadway & White Street, 2006
sassidiventi
Munari - Di treni , di sassi e di vento - Tirana
Skoglundcasapesci
REVENGE OF THE GOLDFISH, © 1981 Sandy Skoglund

 

Ritratti del Potere

Dicembre 06, 2010 By: admin2 Category: Articoli

intervista a Franziska Nori

di Antonio Viscido

strozzina

 1) Un tempo il ritratto serviva ad esaltare il potere. Oggi è uno strumento che viene usato non solo per esaltare ma anche per contestare e talvolta ridicolizzare il potere stesso, tanto da poter ribaltare il concetto in “il potere del ritratto”. Quando c’è stato il punto di svolta e perché?

 La tradizionale definizione sociopolitica del potere inteso come esercizio di un’influenza o come capacità di condizionare il comportamento di altre persone non riesce a rendere ragione della complessità e delle diverse (e anche nascoste) forme di potere presenti nella nostra società. Nell’epoca attuale, il ruolo e l’influenza delle immagini nel mondo della politica, dell’economia e della società in generale sono cresciuti a tal punto da far emergere in modo forte il loro valore non solo di raffigurazione ma anche di affermazione e costruzione del potere. È spesso tramite un’immagine che un uomo politico fonda la propria fortuna o segna la propria disgrazia politica. È sulla base di una campagna pubblicitaria ben congeniata che un’impresa costruisce il proprio successo commerciale. Sono spesso immagini televisive o del mondo dell’informazione che una società prende come propri modelli di riferimento. Inoltre, nella moderna società occidentale democratica, il potere non è più solo prerogativa di singoli individui o famiglie, ma è distribuito in sistemi complessi e organismi politici ed economici che si condizionano reciprocamente. Di conseguenza, oggi il rapporto dell’artista con la rappresentazione del potere è profondamente ambivalente e differenziato. Per i potenti di oggi non è più fondamentale essere ritratti da un artista. Al suo posto ci sono esperti di pubbliche relazioni, spin doctor e uffici stampa altamente specializzati che elaborano campagne mirate per i diversi canali di comunicazione. Nel settore della comunicazione, la reputazione pubblica di un singolo individuo, di un ente o di una società è fondamentale a tal punto da essere sempre accuratamente costruita in funzione delle reazioni dell’opinione pubblica con cui si pone in confronto. Questo vale tanto per i politici quanto per imprese e istituzioni, la cui presenza nei media è tenuta costantemente sotto controllo e costantemente aggiornata o modificata sulla base di sondaggi d’opinione continuamente commissionati.

 2) La Strozzina si definisce un Centro di Cultura Contemporanea e non solo d’arte contemporanea. La cosa ci piace molto ma come si passa da Centro d’Arte a Centro di Cultura?

 L’intenzione é di essere piu che un mero centro espositivo che omaggia le tendenza attuali nell’arte contemporanea ma di essere una piattaforma di discussione, di acquisizione di nozioni nuove e di dialogo culturale.

Il CCCS è nato nel 2007 come parte della Fondazione Palazzo Strozzi nella volontà di dare alla città di Firenze un centro di livello internazionale in cui produrre e presentare progetti espositivi tematici di arte contemporanea che trovano la loro ispirazione e origine nei paradigmi attualmente dibattuti nelle diverse discipline umanistiche e scientifiche.

In questi tre anni il CCCS si é affermato con un programma incentrato sull’analisi di fenomeni antropologici e sociologici come nel caso della mostra As Soon as Possible che affrontó la tematica del tempo all’interno della cosiddetta “high speed society”; oppure Sistemi Emotivi dedicato al rapporto tra razionalitá e emozione nella fruizione dell’arte, un progetto sviluppato alla luce delle più recenti scoperte neuroscientifiche; e poi le mostre Cina Cina Cina!!!  e  Arte, Prezzo e Valore che proponevano un’analisi critica della correlazione tra arte e mercato; si è parlato anche di ecologia e sostenibilità ambientale con la mostra Green Platfom (2009) fino ai più recenti progetti Realtà Manipolate e Gerhard Richter e la dissolvenza dell’immagine nell’arte contemporanea (2009/10) che hanno affrontato il problema della rappresentazione della realtà a fronte delle recenti tecnologie di riproduzione e diffusione delle immagini.

 3) Voi fate anche molta attività didattico/formativa, con le lecture, con lo scopo di avvicinare i cittadini alla “cultura contemporanea”. Come nasce l’idea, che risposte avete avuto e cosa avete in programma in relazione a questa mostra?

Al CCCS dedichiamo particolare attenzione al programmare attività per il pubblico che approfondiscano le singole tematiche proposte dalle mostre. Grazie ad esperienze dirette da parte del pubblico lo scopo é di andar oltre alla semplice visita in mostra ad esempio con un programma di lezioni settimanali in cui invitiamo autori, docenti, giornalisti e artisti ad affrontare gli argomenti della mostra in corso da prospettive diverse. Abbiamo elaborato un progetto di mediazione culturale che mira ad assottigliare le barriere che dividono il pubblico dalle ricerche svolte in contesti accademici che dalle produzioni artistiche presentate al CCCS. L’obbiettivo è quello di rendere lo spettatore protagonista di un’esperienza a diretto contatto con l’arte e la cultura di oggi, all’interno di una vera e propria piattaforma multidisciplinare. La varietà di servizi al pubblico – sia adulto che in età scolare – che ci impegniamo ad offrire sono la testimonianza di questo nostro intento.

 4) E’ difficile “lavorare” con la cultura contemporanea a Firenze?

 Ogni realtá ha le sue particolaritá e caratteristiche che vanno osservate e capite. Il compito di un’istituzione come la nostra é quello di saper cogliere le esigenze della cittadinanza e le particolaritá del territorio per creare un programma di attivitá che da un lato dia impulsi innovatori e dall’altro funzioni in una logica di ‘servizio’ per la cittadinanza. Dopo appena tre anni della sua apertura constatiamo con gioia che il CCCS é stato accettato come il punto di riferimento per la contemporaneitá in cittá.

 5) La mostra in corso è appena iniziata, immagino che stiate già lavorando per la prossima, che cosa verrà proposto in futuro?

 Il 19 febbraio 2011 inaugurerá la seconda edizione del premio Talenti Emergenti, creato dalla Fondazione Palazzo Strozzi per attirare l’attenzione di critica e pubblico nei confronti della giovane arte italiana. Una giuria di 4 curatori italiani (Luca Massimo Barbero, MACRO, Roma; Chiara Bertola, HangarBicocca, Milano; Andrea Bruciati, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Monfalcone; Giacinto Di Pietrantonio, GAMEC, Bergamo) ha individuato i 16 artisti protagonisti della mostra, che costituirà un’occasione per promuovere il loro lavoro e uno stimolo per il pubblico a scoprire nuovi talenti e tendenze artistiche. Il vincitore sarà selezionato da una giuria internazionale, composta da Achim Borchardt-Hume (Whitechapel Gallery, Londra), Barbara Gordon (PS1, New York), Adam Szymczyk (dir. Kunsthalle Basel). Gli artisti nominato sono Giorgio Andreotta Calò, Meris Angioletti, Riccardo Benassi, Rossana Buremi, Ludovica Carbotta, Alessandro Cerasoli, Loredana Di Lillo, Patrizio Di Massimo, Valentino Diego, Luca Francescani, Invernomuto, Margherita Moscardini, Giovanni Ozzola, Antonio Rovaldi, Alberto Tadiello, Luigi Presicce.

 Dal 22 maggio 2011 presentermo la mostra “Identitá Virtuali”. Di pari passo al crescente ruolo delle tecnologie digitali, si sono affermate nuove forme di comunicazione che hanno portato al bisogno di un ripensamento del concetto di identità, sotto la pressione del conflitto tra privacy e condivisione, diritto alla libertà individuale e bisogno di sicurezza collettiva. La mostra presenta opere e installazioni multimediali che permettono di riflettere sulle implicazioni politiche, sociali e culturali – ma anche sulle conseguenze a livello della vita personale – delle “identità virtuali” con cui sempre più spesso affrontiamo la realtà.

Emergenze

Dicembre 06, 2010 By: admin2 Category: Articoli

Di Melina Ruberti

Piccole perle dalla Biennale di Architettura

Tra le cose che mi hanno più colpita alla Biennale di Venezia figurano opere che danno nuove “consistenze” ed ulteriore “spessore” ai processi della comunicazione.

Borderline Architecture – Padiglione Ungheria

Infinite matite disposte nei modi più incredibili ed ancora tutte da appuntare sembrano attendere con impazienza i loro prossimi utilizzatori.

E’ uno spazio universale del disegnare e, in senso più generale, del lasciare una traccia. Il concetto dell’esposizione si basa sulla nozione – ovviamente soggettiva – che l’universo rappresentato dalla  LINEA colma necessariamente la differenza che sta tra le architetture delle singole nazioni. Gli autori si dicono convinti che l’atto del disegno sia il comune denominatore dell’attività quotidiana dell’architetto. Il disegnare è lo spazio comune Le persone si incontrano nel disegno

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Decay of a Dome – Amateur Architecture Studio

La costruzione razionale diviene una costruzione nastica, ovvero propria dello sviluppo delle curvature degli organi vegetali. L’autore ha intitolato l’opera Decay of a Dome.

La struttura si basa su un unico principio: vi si impiegano solo pezzi di legno del medesimo tipo e con un’identica sezione. Alla fine l’opera risulta essere una esplosione di strutture di legno, tipico materiale utilizzato nelle costruzioni architettoniche, che sembra fluttuare nel cielo seguendo lo sviluppo tipico dei rami dell’albero da cui in fin dei conti proviene.

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Bosco di Architettura –Studio- Andrea-Branzi

Negli ultimi anni il lavoro dello Studio Andrea Branzi si è concentrato soprattutto sulla ricerca di nuovi modelli deboli di urbanizzazione; modelli teorici che cercano di interpretare le condizioni sociali e funzionali del XXI secolo .In questo plastico si riscontrano alcuni dei principi basilari della completa libertà in funzione della quale la città del futuro potranno/dovranno essere continuamente “ri-pensate, ri-adattate, ri-progettate”.

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Now Interviews –Hans Ulrich Obrist

Ho trovato molto interessante l’installazione che consente di fruire, fianco a fianco con molti altri utenti, le oltre 2000 ore di interviste dedicate alle svariate curiosità del mondo realizzate da Hans Ulrich Obrist.

Si tratta di interviste di un vero e proprio fuoriclasse alle menti più interessanti della contemporaneità che toccano ogni possibile curiosità di chi ha sete di conoscere.

La disposizione delle postazioni assicura ad un tempo la possibilità della massima concentrazione e quella della massima condivisione e confronto.

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Cloudscapes – Transsolar & Tetsuo Kondo architects

La capacità di camminare attraverso le nuvole, di toccarle, di sentirle è un concetto tratto da molte delle nostre fantasie. Mentre su, in alto, al di sopra della terra, guardiamo all’esterno, attraverso il finestrino dell’aereo, immaginiamo spesso nella nostra mente come potrebbe essere la vita in quell’etereo mondo di soffici vapori.

La spazializzazione proposta da Cloudscapes mira proprio a sottolineare l’aspetto ludico, felice ed incantato dell’incontro con l’insolito e con gli altri: assorbendo i corpi in una spessa cortina che ci induce alla ricerca di nuove presenze, al cospetto delle quali – è inevitabile – scatterà un sorriso complice.

transsolar

Digiarte supera i suoi “confini” e pensa al 2013

Dicembre 06, 2010 By: admin2 Category: Articoli, Senza categoria

 

di Costanza Baldini

Dopo una settima edizione alla riscoperta dei confini mentali e fisici, la manifestazione con sede a Sesto Fiorentino fa progetti per il futuro

Successo mediatico e di pubblico per la settima edizione di Digiarte appena conclusa a Sesto Fiorentino.

Digiarte è una manifestazione internazionale di arte contemporanea nata nel 2004 per volere di Lorenzo Guasti che ha come focus la ricerca artistica tramite la fotografia digitale, la computer graphic, la musica digitale, la video-art ed ogni altra espressione artistica che utilizzi le nuove tecnologie. Negli ultimi anni sono state esposte opere di artisti di fama mondiale come il collettivo Reactable, Daniel Lee, Margot Quan Knight, David J. Nightingale, Ryan Gallagher, Sébastien Pérez-Duarte, Merkley, Eliot Shepard, Cyntia Karalla, e artisti italiani giovani e di talento come Caterina Pecchioli, MaggieKS, Paolo Carta, Francesco D’Isa, Daniele Cascone, Ciboideale che hanno così avuto, tramite Digiarte, la possibilità di stampare ed esporre le proprie opere. Ogni anno sono stati organizzati convegni a tema con ospiti internazionali come il fotografo Massimo Vitali o Marcelli Antunez Roca fondatore della Fura dels Baus che hanno raccontato la loro esperienza e condiviso la loro visione dell’arte.

Digiarte ha anche ospitato alcuni progetti di ricerca e sperimentazione tra cui il Reactable nel 2007 e il concerto per iPhone e violino nel 2009.

Digiarte è stata inoltre inserita nel Digi-Arts Unesco Knowledge Portal, portale che raccoglie per conto dell’UNESCO documentazione dei progetti di maggior interesse a livello mondiale nell’ambito delle arti digitali ed è sostenuto dalla Regione Toscana attraverso il Piano Integrato della Cultura, all’interno di “Una rete regionale delle culture per la contemporaneità”

L’idea di partenza della settima edizione di Digiarte è stata la riflessione di quindici fotografi sul tema dei “confini” mentali o fisici. Logu ha presentato una serie di fotografie dal titolo Ritorno alle radici, ispirate al confronto tra l’uomo e la natura e al discusso film di Lars Von Trier Antichrist. La fotografa turca Melisa King ha ritratto in scorci nascosti di Firenze alcune “casalinghe disperate” scappate dalle loro case nel progetto Che cosa accadrebbe se vivessimo fuori? (What would happen, if we would live in outside?). Mirko Turatti ha presentato a Digiarte 2010 Eden, scatti realizzati nel remoto paesaggio irlandese in cui vengono esplorati i confini di una natura esplosiva. Tematiche scottanti invece per le opere di Leonardo Perugini che si è interrogato sul confine tra giudice e imputato in casi di aborto, eutanasia e pedofilia. Protagonisti degli scatti dell’esordiente Valentina Massimino, alcuni “personaggi al confine”, inaspettati outsider che vivono sulla loro pelle un confine sociale, mentale ed esistenziale. Infine, i fotografi dello Staff Deaphoto hanno presentato una fase del progetto Notturni Urbani, cominciato nel 2004. Fotografie realizzate di notte in alcune aree periferiche residenziali e commerciali, di comunicazione e di transito del comune di Sesto Fiorentino. Nodi nevralgici abbandonati dal traffico e dagli uomini, e che mostrano gli aspetti più malinconici e desolanti della città diffusa.

Ospite speciale di Digiarte 2010 Benoit Paillé che ha esposto la serie Rainbow Gathering, con cui il fotografo canadese ha descritto la vita quotidiana di una delle più note comunità alternative americane, che vive ancora oggi in totale armonia con la natura.

«Questa settima edizione dedicata ai confini – ha spiegato il consigliere delegato alla cultura di SestoIdee, Massimo Rollinoè la conferma di come questa manifestazione stia dando un importante contributo culturale alla realtà del nostro territorio. Si tratta di una forma d’arte non ordinaria che spazia in mondi innovativi, riuscendo a riservare emozioni e contributi di arricchimento culturale per chi andrà a vedere la mostra. In un momento di difficoltà economica di tagli alla cultura – ha proseguito – consideriamo importante il coraggio di investire risorse, idee e tempo in progetti come questo, siamo quindi orgogliosi di aver dato il nostro patrocinio all’evento». 

Per il futuro Digiarte sta già lavorando all’edizione 2011 che avrà come tema  Under 15, over 60: nati digitali o divenuti tali. Per il 2013 Digiarte realizzerà oltre alla mostra annuale una grande retrospettiva sui primi dieci anni della manifestazione. La sede di questa retrospettiva è ancora in via di definizione ma sono state aperte trattative con il Lucca Digital Photo Festival e il Centro di Cultura Contemporanea La Strozzina di Firenze.

 

Per informazioni: tel. 3392820892 www.digiarte.info digiartepress@gmail.com

 

digiarte

 

ACM Multimedia e Colorito 2010

Ottobre 27, 2010 By: admin2 Category: Comunicazioni

colorito

ACM Multimedia 2010

La conferenza mondiale del Multimedia a Firenze e l’esposizione di arte multimediale interattiva “Colorito: An Interactive Renaissance of Colour”.

 

ACM Multimedia è la più importante conferenza scientifica internazionale dedicata al tema della multimedialità. Solo un lavoro su 6 selezionati viene accettato per essere presentato al convegno, dopo un processo di revisione che impegna i più qualificati ricercatori del settore.

La conferenza è organizzata dalla Association for Computing Machinery americana e per la prima volta, quest’anno si tiene in Italia, a Firenze, coordinata dal Professor Alberto del Bimbo dell’Università degli Studi di Firenze – Direttore anche del Master Multimedia dello stesso Ateneo – e del Professor Shih-Fu Chang della Columbia University, New York. Dal 25 al 29 Ottobre, la città di Firenze accoglierà quindi i ricercatori dei centri di progettazione e sperimentazione più avanzati al mondo che studiano le diverse tematiche della Multimedialità: Internet e le reti di comunicazione, nuove interfacce uomo-macchina e nuovi dispositivi mobili, archivi di immagini, video e grafica 3D, e le loro applicazioni alla società e all’industria. Fanno da contorno alla Conferenza 21 Workshop che mettono a fuoco i temi e le problematiche più attuali e 10 Seminari tenuti da personalità scientifiche. Oltre 800 Studiosi presenteranno progetti, idee e realizzazioni su cui stanno lavorando. Firenze collega così in questa settimana la propria antica storia con gli scenari del futuro. Sempre nel contesto della Conferenza, a significare il rapporto tra tecnologia e arte, è organizzata a Palazzo Medici Riccardi l’Esposizione: Colorito: An Interactive Renaissance of Colour che rimarrà aperta al pubblico dal 26 Ottobre al 6 Novembre.

L’esposizione è curata dai tre responsabili del Programma di Arte Interattiva della Conferenza: Luca Farulli – Accademia di Belle Arti di Venezia – Andruid Kerne – Interface Ecology Lab/Texas A&M University – Frank Nack – ISLA/University of Amsterdam.

La mostra assume un particolare significato sia in ragione degli artisti presenti e del tema affrontato, sia per la inevitabile dialettica che si viene ad instaurare, tra la tradizione umanistico-rinascimentale fiorentina e le opere di arte multimediale qui esposte.

Gli artisti che presenteranno le loro opere a Palazzo Medici-Riccardi sono personalità e gruppi accreditati a livello internazionale, quali Techla Schiphorst (Canada); Victoria Vesna e Jim Gimzewski (U.S.A); Studio Azzurro (Italia); Monika Fleischmann e Wolfgang Strauss (Germania); Bianco-Valente (Italia); Leah Buechley (U.S.A); Tamiko Thiel (Germania); Jaakko Pesonen e Temu Korpilahti (Finlandia); T.P.O. (Italia); Franz Fischnaller (Italia). A questi si aggiungono giovani promesse: Wendy Ann Mansilla e Jordi Puig (Norvegia), Hayley Hung e Christian Jacquemin (Olanda/Francia), selezionate dal Comitato internazionale composto, da Silvia Evangelisti (Accademia di Belle Arti Bologna e Art Director Bologna Art Expo), Pascal Maresch (Direttore del Media Performance Group di Ars Electronica, Linz), Franziska Nori (Art Director, Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Firenze) e dai coordinatori del programma.

Molti degli artisti operano anche in stretto contatto con istituti di ricerca universitari a conferma dello stretto legame tra l’evoluzione tecnologica e la definizione dei nuovi linguaggi artistici.

Perlustrare, sperimentare anche dal punto di vista estetico tali linguaggi consente di liberarli dal loro ruolo di meri mezzi e, soprattutto, verificare le loro implicazioni sulla immaginazione, grande motore del fare umano. Il titolo formulato per l’Esposizione: “Colorito. An Interactive Renaissance of Colour vuole interrogare e verificare la propensione artistica dell’arte multimediale. Colorito indica, infatti, l’ambito del colore quale si dà in arte, ovvero il suo utilizzo consapevole a fini estetici. Non semplicemente il colore nelle sue ricadute meramente psicologiche, emotive o evocative di stati percettivi di vario tipo, bensì colore come linguaggio di tipo espressivo, capace di dar parola a sensazioni differenziate e sfumate, di esprimere processi di vita e di trasformazione. E così ecco l’importanza del campo applicato, rappresentato dai vestiti interattivi, esposti tra le altre opere a Palazzo Medici Riccardi. Colore non quale supporto alla mera visualizzazione, bensì elemento di mediazione, ricorso linguistico in grado di arricchire la ricerca multimediale in direzione del discorso, della riflessione. Infine, colore come momento costitutivo della grammatica dell’immagine, come tempo e come suono.

Per affrontare il tema del colore per lo sviluppo dei linguaggi multimediali, il giorno 25 Ottobre alle ore 19.30, presso il Deutsches Institut di Firenze, si terrà inoltre una Tavola Rotonda con gli artisti tedeschi Monika Fleischmann, Wolfgang Strauss e Tamiko Thiel, coordinata da Luca Farulli e Frank Nack.

LUCCA COMICS & GAMES 2010

Ottobre 27, 2010 By: admin2 Category: Comunicazioni

manifestoluccacomics2010

LUCCA COMICS & GAMES 2010

Dal 29 ottobre al 1 novembre, quattro giorni di pace, fumetti e giochi. Un’edizione dedicata alla beat generation “Tutta un’altra musica”
Fra gli ospiti lo scrittore fantasy Terry Brook e il cantante Giorgio Vanni

SPECIALE MY MEDIA – FESTIVAL DELLA CREATIVITA’

Ottobre 20, 2010 By: admin2 Category: Articoli

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“In questo numero speciale di My Media, realizzato in occasione del Festival della Creatività, potete trovare una
“piccola guida” agli eventi, conferenze, workshop, spettacoli che My Media seguirà.
Non è il programma ufficiale completo, piuttosto una selezione con spunti di riflessione.
Vi invitiamo a partecipare attivamente al Festival, anche per essere in linea con il tema principale, ovverosia il BRAINSTORMING:
andate alle conferenze, fate domande, fate proposte, approfondite, segnalate, in sintesi, vivete al 100% il Festival.

Inviateci le vostre riflessioni, i vostri commenti, i vostri giudizi, positivi e negativi, di quello che vedrete in questi quattro giorni in giro per Firenze.
Ne faremo tesoro e ne discuteremo. Grazie a tutti.”

Versione scaricabile in PDF – http://www.dkgrafica.com/specialemymedia/

Commiato per Lorenzo Pizzanelli

Settembre 30, 2010 By: admin2 Category: Comunicazioni

lorenzo_mymedia

Ciao Lorenzo, noi della Redazione di My MEDIA abbiamo goduto della tua presenza e della tua preziosa quanto incisiva collaborazione per quasi 15 anni.
Abbiamo sempre pensato a quel legame che ci univa personalmente, molto prima che professionalmente, come ad una cosa che avrebbe mai visto la fine.
Addolorati per il tuo gesto ti salutiamo con grande commozione. Pensavamo di esserti stati abbastanza vicini, ma oggi ci viene un po’ da pensare di essere stati per te una “maglietta troppo stretta”.
Rimani nei nostri pensieri e nei nostri cuori.

 

CASTELLI DI RABBIA
Lorenzo, ho avuto molti amici nel corso della mia vita che hanno saputo farmi sognare ad occhi aperti; ma tu sei stato l’unico che saputo regalarmi per il mio recente compleanno la chiave di un “castello in aria”.

 

lorenzo_chiave

Ho subito pensato che avrei dovuto invitarti quanto prima al N. 1 della Via Lattea.
Oggi la chiave è ancora …appesa all’entrata della cucina di casa mia, proprio nel posto dove l’hai trovata le ultime volte.
Nello spazio modesto della mia casetta con giardino sei sempre stato un ospite quanto mai gradito, ho adorato il nostro comune modo burlesco di affrontare la serietà delle situazioni pubbliche in qualità di relatori di un impossibile ponderato (che ha sempre entusiasmato e soddisfatto le platee); ma non riesco a tollerare la prospettiva di non poterti più annoverare tra gli ospiti del mio invidiatissimo spazio siderale.
Come te non ho mai creduto con fermezza e convinzione in un al di là, ma semmai ti dovesse servire torna pure a prendere la chiave (sai dov’è); per me oggi rappresenta un sogno infranto.

[Da Firenze alla Via Lattea] – Fabrizio Pecori