My MEDIA

Osservatorio di Cultura Digitale
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Crea©tivity 2011

Novembre 02, 2011 By: admin2 Category: Comunicazioni

 

Il 17 e il 18 novembre il Museo Piaggio ospiterà per il sesto anno consecutivo Crea©tivity 2011 due intensi giorni di eventi, iniziative, convegni, incontri. Una finestra privilegiata sul mondo del design, della creatività e dell’innovazione. Epicentro culturale ed operativo la città di Pontedera. Un’importante occasione per una profonda riflessione sul ruolo e sulle dinamiche culturali tra scuole, università e aziende. Crea©tivity permette a studenti, ricercatori ed appassionati di unire e confrontare sinergicamente esperienze, attitudini e progettualità, attraverso il contatto diretto con personalità del mondo del design e attraverso un workshop che, per due giorni, vedrà un confronto serrato su tematiche di innovazione. L’evento è prodotto da Fondazione Piaggio, ISIA Firenze, Pont-Tech, Comune di Pontedera, MBVision. Storicamente patrocinato dalla Direzione Generale dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Regione Toscana, Provincia di Pisa, ed ADI (Associazione per il Disegno Industriale). Un ricca rete di partner aziendali ed accademici tra i quali si annoverano Piaggio & C., Artex (Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana), Associazione Toscana-Cina Insieme, UX Conference, ELIA (European League of Institutes of Arts), EDI Progetti&Sviluppo, oltre a  istituti, enti, aziende, scuole, associazioni toscane, nazionali ed europee (la lista completa è consultabile sul sito web). Il programma di Crea©tivity ’11 propone una serie di appuntamenti che avranno luogo presso il Museo Piaggio, mostre ed allestimenti che coinvolgeranno il Centrum Sete Sóis Sete Luas. Presso il Museo, il 17 novembre, l’evento si aprirà con una serie di interventi keynote tenuti da professionisti ed esperti del settore: Luigi Bandini Buti (Politecnico di Milano), Benito Giovannetti (Giovannetti spa), Franco Raggi (Franco Raggi Studio, ISIA Firenze), Gregor Veble (Head of research Pipistrel Light Aircraft), che tracceranno le linee guida per WorkOut ’11, il sesto workshop di Crea©tivity, attorno al quale si confronteranno scuole, studenti, docenti e professionisti di fama internazionale. Il workshop è dedicato a tutti gli studenti provenienti dalle Università, dal quarto e quinto anno degli Istituti Superiori ad indirizzo tecnico ed artistico, a designer, ricercatori ed appassionati. Quattro aree tematiche, Communication, Product, Mobility e Fashion, ciascuna coordinata da Tutor docenti e professionisti. Una full immersion di due giorni dal brainstorming al progetto, che ad oggi ha visto la partecipazione di oltre 1.000 studenti. Le attività WorkOut inizieranno giovedì 17 novembre e si protrarranno per tutto il giorno seguente fino alla premiazione dei progetti vincitori, selezionati da un’apposita giuria di esperti presieduta da Marco Lambri, Design Director presso Piaggio & C. La sera di giovedì 17, alle 21.00, gli stessi locali accoglieranno Pecha Kucha Night Vol. 10, evento a cura di ISIA Firenze e Pont-Tech, un momento di confronto in cui designer, esperti, creativi avranno a disposizione 6′ minuti e 40” per farsi conoscere e 20 immagini per presentare il proprio progetto. Un happening mirato e tutto da vedere, per dare a giovani ed esperti di diversa estrazione, formazione e cultura, un’occasione preziosa per raccontare la propria visione e il proprio lavoro utilizzando una formula innovativa e coinvolgente, una grande opportunità di confronto e di discussione. Nel corso della serata, verranno consegnati i premi Crea©tivity ai vincitori del WorkOut delle scorse edizioni. Apriranno il Pecha Kucha Night Vol. 10 le coreografie della scuola di danza Axe Ballet. Il format dell’evento prevede una serie di conferenze ed approfondimenti a corollario. Il pomeriggio del 17 novembre aprirà i lavori la presentazione Scenari di Innovazione Mobile e Nautica, iniziativa promossa dalla Provincia di Pisa e dal Tavolo Provinciale del Mobile, a cura di Artex. Seguirà il tavolo di lavoro IDINTOS, Progettazione aeronautica e nuove opportunità per ricerca e industria, progetto di un idrovolante innovativo ultraleggero, promosso dalla Regione Toscana, a cura del Dip. di Ingegneria Aerospaziale dell’Università di Pisa e di ISIA Firenze, per sondare nuove opportunità e network industriali. Il 18 novembre alle 10.00 si aprirà l’incontro Dai distretti produttivi ai distretti progettuali dal tema Azienda, formazione e centri di ricerca, incontro a cura di ISIA Firenze e Pont-Tech, che vedrà scuole, centri di ricerca e realtà territoriali confrontarsi sulle problematiche dello sviluppo e, nel corso della stessa mattinata, l’incontro Strategie di Internazionalizzazione nella Formazione, dibattito sulla metodologia formativa europea nel design a cura di ELIA.

www.progettocreactivity.com

Complessità vs. complicazione

Marzo 29, 2011 By: admin2 Category: Articoli

Di Fabrizio Pecori

A Toscana Lab 2.0 Donald A. Norman ha presentato il suo nuovo libro Vivere con la complessità

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Da uno studioso del design contemporaneo del calibro dell’autore de La caffettiera del masochista non potevamo certo attenderci una disillusione.

E certo il suo intervento, così come la nuova pubblicazione appena uscita in traduzione italiana per Pearson, ha rispettato pienamente le aspettative che ogni suo lettore appassionato si sarebbe potuto attendere.

Il gioco leggero quanto profondo che l’autore ha deciso di utilizzare come scenario delle proprie argute riflessioni è quello della dicotomia complessità e complicazione.

Recuperando, non potrei asserire quanto consciamente, la quinta eredità che Italo Calvino ha affidato alle nuove generazioni nelle sue Lezioni americane (quella legata alla Molteplicità), Donald gioca sulla “tensione” che viene messa inevitabilmente in campo quando il design industriale e quello della comunicazione si trovano davanti al difficile ed oneroso compito di dover tradurre la complessità della vita.

«La complessità è parte del mondo, ma non deve lasciarci perplessi:» – esordisce l’autore – «possiamo accettarla, se crediamo che sia il modo in cui le cose devono essere.»

E Donald, sempre pronto a lasciarsi solleticare – tanto come teorico che come designer – dalle sfide che lo incuriosiscono, ed ecco come riepiloga la spinta propulsiva dalla quale sono nati gli esempi e le riflessioni di questo libro ad ampio respiro: «La mia sfida è esplorare la natura della complessità e apprezzarne la profondità, la ricchezza e la bellezza ma al contempo combattere le complicazioni non necessarie, la natura arbitratria e capricciosa di gran parte della nostra tecnologia».

In altre parole: se la complessità è parte necessaria (ed in fondo affascinante e ricca) dell’universo in cui viviamo, non altrettanto può dirsi della complicazione delle interfacce che regolano il rapporto tra uomo ed universo e le comunicazioni più o meno mediate tra uomini.

Il design dovrebbe immancabilmente prendere a riferimento due chiavi fondamentali per il controllo: comprensibilità e comprensione.

Giusto per riprendere due esempi fondanti delle riflessioni proposte in Vivere con la complessità, possiamo tranquillamente asserire che la cabina di pilotaggio di un aereo contemporaneo, per quanto impossibile da utilizzare persino per un pilota che non sia un conducente di linea, rappresenta nel modo di raggruppare ed evidenziare gli strumenti in blocchi logici dotati di significato un livello di complessità adeguata.

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Non altrettanto potremmo dire delle comune porte dei locali pubblici ove la direzione per l’apertura necessita quasi immancabilmente di comunicazioni verbali o simboliche che sovente rappresentano difficoltà per coloro che non sono in grado di comprendere la lingua nelle quali le informazioni sono espresse. Eppure non sarebbe poi così difficile dotarle di significanti più intuitivi ed efficaci. Ad esempio una semplice maniglia impugnabile, soprattutto se contrapposta alla mancanza della stessa sul lato opposto, offre un chiaro segnale che si deve afferrarla con la mano e tirare; mentre la presenza di una semplice piastra rappresenta certo un segnale efficace circa la necessità di spingere e non trascura di indicare il punto esatto in cui esercitare più efficacemente la pressione.

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Certo, confessa Donald A. Norman, vivere con la tecnologia è una sfida sfida continua, ma sempre più necessaria. La strada che ci porterà a soluzioni sempre più efficaci ed “usabili” deve e sempre più dovrà essere concepita come una operazione da affrontare in team tramite la collaborazione attiva tra progettisti ed utenti.

CREACTIVITY 10 – Il Programma

Novembre 06, 2010 By: admin2 Category: Comunicazioni

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Scarica il programma aggiornato

SPECIALE MY MEDIA – FESTIVAL DELLA CREATIVITA’

Ottobre 20, 2010 By: admin2 Category: Articoli

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“In questo numero speciale di My Media, realizzato in occasione del Festival della Creatività, potete trovare una
“piccola guida” agli eventi, conferenze, workshop, spettacoli che My Media seguirà.
Non è il programma ufficiale completo, piuttosto una selezione con spunti di riflessione.
Vi invitiamo a partecipare attivamente al Festival, anche per essere in linea con il tema principale, ovverosia il BRAINSTORMING:
andate alle conferenze, fate domande, fate proposte, approfondite, segnalate, in sintesi, vivete al 100% il Festival.

Inviateci le vostre riflessioni, i vostri commenti, i vostri giudizi, positivi e negativi, di quello che vedrete in questi quattro giorni in giro per Firenze.
Ne faremo tesoro e ne discuteremo. Grazie a tutti.”

Versione scaricabile in PDF – http://www.dkgrafica.com/specialemymedia/

Piemonte Share 2010

Ottobre 13, 2010 By: admin2 Category: Articoli

 

piemonteshare2010

Clicca sull’immagine per prendere visione del programma

iAutoCAD cooperativo

Ottobre 06, 2010 By: admin2 Category: Comunicazioni

iCAD

Una nuova iApp collaborativo/progettuale gratuita.

Val bene di essere testata!

Anteprima dallo Speciale di My MEDIA dedicato al Festival della Creatività di Firenze

Ottobre 06, 2010 By: admin2 Category: Articoli

Le impervie vie olistico-locali

Di Fabrizio Pecori

Nel corso delle mie letture giovanili ho incontrato Dirk Gently, improbabile investigatore olistico frutto della straordinaria penna di Douglas Adams (già autore della fortunata serie della Guida galattica per gli autostoppisti), che è riuscito a dedurre l’esatto meccanismo di un omicidio dalla presenza di un cavallo nel bagno di un appartamento che assolutamente niente aveva a che fare con l’investigazione in corso: i sospetti, i luoghi o qualsiasi altro collegamento ignorato dal pensiero olistico.

Ora, noi – quotidiani abitanti del glocale – non abbiamo certo alcuna difficoltà nel riconoscere le leggi che regolano la «fondamentale interconnessione fra tutte le cose», per la quale abbiamo coniato il lemma “olismo”. Sappiamo, però con certezza, che certe manifestazioni del pensiero abbisognano per giungere alla loro comprensione di una tassonomia in divenire e di un pensiero collaborativo. Questa è proprio la ricetta che sta alla base della presente edizione del Festival della Creatività di Firenze, ovviamente dedicato alle figure del Brainstorming.

Io, che interconnesso lo sono ormai di natura, mi permetto di proporre a tutti voi un flebile motivetto di fondo (che certo non vuole assurgere al ruolo di chiave di lettura) da far riecheggiare nelle riflessioni durante l’ascolto e la visione: voglio battezzarlo – in contrapposizione con le sempre più insistenti istanze Glocal – Olistica Locale.

In sintesi ciò che vi propongo è di provare di quando in quando a cercare di comprendere come il Locale sia solito pensare a se stesso in termini di Globale, a come sia sempre esistita una forma di localizzazione del globale che inverte e contamina i termini del pensiero.

Lo spazio a disposizione è poco e posso proporvi un unico esempio esplicativo:  all’inizio di agosto – mentre ero ancora in viaggio tra Uganda, Rwanda e Congo – le cronache internazionali riecheggiavano un fatto  decisamente grave, da Google Maps erano scomparse una regione del Kashmir e l’intero Arunachal Pradesh, che entrate a far parte della Cina.

Tra mille contese geopolitiche siamo venuti a scoprire che le mappe satellitari – ritenute unanimemente la versione più avanzata della topografia mondiale – sono soggette a differenti interpretazioni locali in funzione del punto di vista nazionale di chi le consulta. In pratica l’errore – se poi di errore si tratta – è stato imputato dai responsabili del servizio offerto da Google ad un non meglio spiegato “mescolamento” di dati tra maps.google.com e ditu.google.cn (ovvero la versione ufficiale del mondo in accordo con i governatori della Cina).

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La fantapolitica che ne è seguita ve la lascio immaginare, o cercare tra i milioni di risvolti documentati nei vari motori di ricerca internazionali. Ma una cosa è emersa chiaramente: Google enumera tra i suoi servizi 32 versioni di Maps, ognuna delle quali rispecchia le leggi e le cognizioni locali.

Così, mentre il Brainstorming Internazionale proporrà le proprie istanze nella bella città che ha ospitato i miei natali, mi piacerebbe che di tanto in tanto emergesse nei vostri pensieri e considerazioni il “ritornello” che vi ho proposto. Sono certo che potrà assicurare una valenza costruttiva alla difficile operazione della ponderazione e della moderazione. Il resto al Festival della Creatività.

Crea©tivity+I.D.E.A. 2010

Luglio 29, 2010 By: admin2 Category: Comunicazioni

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ISIA Firenze
in collaborazione con Fondazione Piaggio
Con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, della Direzione Generale per l’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica del MIUR, della Regione Toscana, della Provincia di Pisa, del Comune di Pontedera e l’organizzazione di MBVision

presenta

CREA©TIVITY+I.D.E.A. ‘10

V edizione
Museo Piaggio, Pontedera, Pisa
18 – 19 Novembre ‘10

 

Il 18 e il 19 Novembre 2010 il Museo Piaggio di Pontedera, Pisa, torna ad accogliere la quinta edizione di Crea©tivity+I.D.E.A. ’10, evento che da cinque anni arricchisce la città di Pontedera di un fermento creativo grazie alla presenza di centinaia di studenti, decine di designer, moltissimi ricercatori e professionisti del settore; un momento di propulsivo incontro tra sfere progettuali diverse, dagli Istituti di formazione nazionali ed internazionali alle aziende, dagli enti di ricerca ai professionisti di settore, eterogenei progettisti che incrociano le loro esperienze ed attitudini in due giornate di intensa partecipazione. Nel 2009 Crea©tivity+I.D.E.A. si afferma, nel panorama europeo, come evento conclusivo delle attività culturali nell’ambito della promozione, dell’innovazione e della creatività, segnalato come tale dalla Direzione generale AFAM del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.
Per il quarto anno consecutivo l’evento ospiterà al suo interno I.D.E.A. – International Design Education Award – concorso promosso dalla Direzione Generale per l’Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca come parte del Premio Nazionale delle Arti, dedicato a studenti di Istituti universitari italiani e stranieri. Un confronto fra realtà progettuali diverse, intrise di culture e tradizioni eterogenee, finalizzato al trasferimento di competenze, per un costante aggiornamento delle didattiche. Università e istituti europei si incontrano sul tema dell’innovazione progettuale e sulla sostenibilità.
Il programma di Crea©tivity+I.D.E.A.10, in fase di definizione, proporrà una serie di appuntamenti che avranno luogo in massima parte presso il Museo Piaggio, ma che, dalla scorsa edizione, coinvolgeranno anche altri spazi.
WorkOut ’10, il workshop di Crea©tivity, attorno al quale si confrontano università, aziende, aspiranti progettisti e professionisti di fama internazionale, si ripropone come una full immersion dal brainstorming al progetto, che si svolgerà nei giorni 18 e 19 novembre dalle ore 9:30 nei locali del Museo Piaggio; Pecha Kucha Night Vol.8, giovedì 18 ore 21:30, sarà un momento di confronto dedicato ai molteplici aspetti del design in cui artisti, designer, creativi avranno a disposizione 6′ minuti e 40” per farsi conoscere e 20 immagini per presentare il proprio progetto. Evento che ospiterà inoltre la premiazione ufficiale del concorso I.D.E.A.
Infine le Esposizioni monografiche saranno ospitate per quest’anno nel grande spazio del centro giovani Sete Sois Sete Luas e rimarranno esposte fino al 30 novembre.
Occasioni per mettere in discussione il design e tutte le sue applicazioni di genere, misurandolo attraverso filtri culturali diversi e scenari eterogenei.

L’oggetto museale nell’era della contaminazione tecnologica

Marzo 09, 2010 By: admin2 Category: Comunicazioni

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Per gentile concessione di Massimiliano Pinucci

Giovedì 18 Marzo 2010

Dalle ore 11.30 alle ore 13.30

presso la LIBERA ACCADEMIA DI BELLE ARTI

50126 Firenze – Piazza di Badia a Ripoli, 1/A

Incontro con Fabrizio Pecori – Direttore Responsabile di My MEDIA

dedicato a

L’oggetto museale nell’era della contaminazione tecnologica

Breve indagine sull’epistemologia dei reperti e dei musei nella società dell’informazione telematica

Legami a Futuro Remoto 2009

Dicembre 02, 2009 By: admin2 Category: Comunicazioni, Stramboware

LEGAMI, progettata e realizzata per Futuro Remoto 2009 (..e creò il Robot a sua immagine e somiglianza, Città della Scienza, 19 Novembre 2009, Napoli), è un’installazione di Robotica d’Arte che si presenta come un’opera semplice ed ironica ma, al contempo, intrisa di significati ed invocante una riflessione adeguata sui rapporti tra essere umano, tecnologia e natura.

A partire dall’utilizzo dell’opera d’arte ‘Fatherboard, the Superavatar’ viene inscenato un robot-ciclista impegnato in un’azione ecologista estrema e paradossale: sostenere la sopravvivenza di una piantina attraverso un’attrezzatura molto sofisticata.
L’installazione si presenta con un automa in bicicletta (il tutto in dimensioni reali) che al passaggio dei visitatori si mette in azione pedalando all’indietro. Una scelta che è sicuramente da interpretare ma che già suona come una presa di distanza da toni eccessivamente tecno-trionfalistici, fatto tra l’altro testimoniato dall’utilizzo, in buona parte, di materiale di riciclo. In sintesi, ovunque all’interno dell’opera è espresso un richiamo ad un approccio alla tecnologia e allo sviluppo tecnologico eco-sostenibili. Del resto la presenza stessa della bicicletta è simbolo di una richiesta del cambio nello stile di vita che superi concezioni “Futuriste” e che si esprima attraverso una mobilità sostenibile. E, probabilmente, non a caso, sullo scarpone dell’automa campeggia la targa ‘NO OIL‘, simbolo di riferimento per movimenti in tal senso attivisti quali Critical Mass.

Tuttavia il centro gravitazionale dell’opera è e resta una piantina (di Zamia), posta sia al centro della sala espositiva – e di conseguenza dell’attenzione – sia al centro dello sforzo tecnologico realizzato. C’è un volersi pronunciare a favore dell’ecosistemicità. Difatti, troppe volte e soprattutto in ambito tecnologico avanzato osserviamo un atteggiamento contraddittorio in cui, magari, esiste un richiamo all’ecologia ma poi trionfa il “più è tecnologicamente avanzato e più è interessante”. Ciò, purtroppo, è vero sia in ambito artistico che in campo scientifico. Viceversa, quest’opera sembra reclamare che andrebbe preso seriamente in considerazione l’indice di eco-sostenibilità della ricerca in qualsiasi dominio.

Esteticamente l’installazione in un qualche modo strizza l’occhio a Duchamp e s’accosta a movimenti quali il Cyberpunk e la Kinetic Art mentre, cinematograficamente, richiama memorabili cartoni animati quali Wall-e e Belleville Rendez-vous (Appuntamento a Bellville). Ma oltre a ciò si confronta direttamente e sorprendentemente con 2001: A space odyssey (2001: Odissea nello spazio), di Stanley Kubrik, reinterpretando la figura del “Totem” visto non più un artefatto ma come la stessa natura.