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Osservatorio di Cultura Digitale
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EDILIZIA ED INNOVAZIONE

Settembre 09, 2011 By: admin2 Category: Comunicazioni

Tra Risparmio Energetico e Certificazione

Martedì 4 Ottobre 2011 se ne discute a Chiusi presso l’Istituto Statale “Einaudi-Marconi” dalle ore 14,30 alle ore 18,30 in via S. Stefano, 44 Chiusi (SI)

 

Le nuove frontiere del costruire eco sostenibile saranno al centro del convegno: “Costruire in linea con i principi del Risparmio Energetico” organizzato da Istituto Statale Superiore per Geometri Einaudi – Marconi Chiusi (Si) in collaborazione con l’ Agenzia Formativa Istituto Formazione Franchi , con il patrocinio del Collegio Geometri di Siena e Collegio dei Periti di Siena e del Comune di Chiusi

L’evento intende divulgare – anche attraverso la presenza di studiosi ed esperti – i principi della bioedilizia, del risparmio energetico, della certificazione energetica e del rispetto per l’ambiente, promuovendo congiuntamente l’utilizzo di materiali naturali e l’ideazione di soluzioni progettuali che salvaguardino il design ed i contesti architettonici e urbanistici. L’evento, patrocinato dal Collegio Geometri di Siena e dal Comune di Chiusi, porrà particolare attenzione ai temi della certificazione energetica degli edifici soprattutto grazie agli interventi del Dr. Leonardo Maiellaro della Agenzia Provinciale per l’Energia e l’Ambiente e dell’Ing. Simone Tartaro dell’Agenzia Fiorentina per l’Energia.

Puntare sull’innovazione applicata alle costruzioni e sulla certificazione che ne garantisca la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica è la strada da seguire per dare impulso ad una edilizia più intelligente e rispettosa dell’ambiente e fornire risposte adeguate alla crescente domanda di costruzioni a impatto zero.

Il seminario è rivolto a tutta la cittadinanza ed in particolare a Geometri e Periti Industriali, (ai quali i rispettivi ordini riconosceranno 4 crediti e 3 crediti), Architetti, Ingegneri ed operatori del settore, l’ingresso è gratuito.

Per motivi di capienza e sicurezza l’adesione sarà garantita solo alle prime 70 iscrizioni pervenute debitamente compilate.

Per iscriversi al seminario è sufficiente compilare il modulo presente sul sito dell’Ordine dei Geometri di Siena www.geosiena.it ed inviarlo via fax alla segreteria del Collegio Geometri di Siena fax 0577-28.32.00 o all’Ordine dei Periti di Siena www.peritiindustrialisiena.it ed inviarlo via fax alla segreteria del Collegio Periti di Siena fax 0577-27.12.77

Sensitive City

Febbraio 11, 2011 By: admin2 Category: Comunicazioni

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PRESENTAZIONE DEI CATALOGHI DELLE MOSTRE REALIZZATE PER IL PADIGLIONE ITALIANO ALL’ESPOSIZIONE DI SHANGHAI 2010

 

La città dell’uomo. Vivere all’italiana TriennaleElecta

L’Italia delle città Skira

Sensitive City Scalpendi Editore

 

 

Mercoledì 16 febbraio ore 18.00

Triennale di Milano

 

 

BENVENUTO

Davide Rampello, Presidente La Triennale di Milano

 

LE ECCELLENZE IN MOSTRA ALL’EXPO DI SHANGHAI

Beniamino Quintieri, Commissario Generale del Governo per l’Esposizione Universale di Shanghai 2010

 

IL CONCEPT DELLA MOSTRA PERMANENTE

Aldo Bonomi, Sociologo e Coordinatore Comitato di indirizzo mostra permanente Padiglione italiano

 

L’IMPORTANZA DELLA MOSTRA “L’Italia delle città” NEL CONTESTO GENERALE DELLA PRESENZA ICE ALL’EXPO DI SHANGHAI

Umberto Vattani, Presidente Istituto nazionale per il Commercio Estero

 

L’Italia delle città

Uberto Siola, Presidente della Fondazione Internazionale per gli Studi Superiori di Architettura

 

SENSITIVE CITY E LA CITTA’ CONTRO UTOPICA

Paolo Rosa, Studio Azzurro

 

La Triennale di Milano presenta i Cataloghi delle mostre realizzate per il Padiglione Italiano all’esposizione di Shanghai 2010

 

La città dell’uomo. Vivere all’italiana

Triennale Electa

Il volume documenta la mostra La città dell’uomo. Vivere all’italiana, ideata in occasione dell’Expo Shanghai dalla Triennale di Milano. Come comunicare il meglio dell’Italia alla Cina e ai visitatori della manifestazione emozionandoli? Questo l’intento della mostra, ricca di istallazioni e progetti multimediali volti a mostrare le eccellenze della cultura, dell’arte e dei prodotti italiani (cibo, design, moda, ecc.). Due sezioni aggiuntive completano il libro: una dedicata all’edificio del Padiglione Italia a Shanghai e un’altra che, attraverso una selezione di immagini fotografiche di autori italiani di spicco, mette in luce la realtà del nostro paesaggio urbano.

 

L’Italia delle città

Skira

Il volume L’Italia delle Città – Italy of the Cities a cura di Franco Laera, edito da Skira Editore/Change Performing Arts documenta il progetto di Peter Greenaway L’Italia delle Città, realizzato nel padiglione italiano in occasione di Shanghai World Expo 2010.

Per sei mesi, durante la world Expo 2010 di Shanghai, i 30.000 visitatori giornalieri del padiglione italiano si sono trovati ad attraversare uno spazio magicamente disegnato da una sinfonia di immagini e di suoni: con un inedito esperimento di “cinema architettonico” creato da Peter Greenaway, il pubblico cinese è stato catapultato in una giostra visiva e sonora che offriva un viaggio nelle mille piazze delle mille città italiane, dalle bimillenarie architetture di Pompei fino alla Roma del dopoguerra. Questo volume – con i suoi differenti strati di testi, colori e immagini – ripropone l’idea elaborata originariamente da Uberto Siola e dai suoi collaboratori, le immagini dell’installazione prodotta da Change Performing Arts vista attraverso l’obiettivo del fotografo Luciano Romano e soprattutto una trasposizione della visione creativa di Peter Greenaway.

 

Sensitive City

Scalpendi Editore

Sensitive City è l’opera realizzata da Studio Azzurro e curata da offiCina Beijing per il Padiglione Italia in occasione dell’Esposizione Universale di Shanghai 2010. Il tema dell’Expo 2010, Better City, Better Life, invitava i Paesi partecipanti a riflettere sul futuro delle città e a trovare risposte alternative al processo di urbanizzazione contemporaneo.

Oggi, in attesa dell’Expo 2015, il libro offre un collegamento ideale tra Shanghai e Milano, attraverso la testimonianza dei suoi protagonisti italiani che hanno rappresentato il nostro Paese in Cina.

Con Sensitive City, Studio Azzurro ha voluto ipotizzare una città ideale non generata da un pensiero astratto ma disegnata dal racconto degli abitanti di sei città italiane significative per qualità della vita e bellezza (Lucca, Trieste, Siracusa, Matera, Chioggia, Spoleto). Sensitive City appare al visitatore come un percorso interattivo in cui si può interrogare ciascun personaggio con un semplice gesto, generando uno spazio fatto di relazioni, memorie, sogni, paure e disegnando un percorso in continua trasformazione, capace di conservare e tramandare le tracce dei suoi “portatori di storie”. Il libro raccoglie le testimonianze, le immagini, i labirinti che hanno dato vita a questa città immaginaria ma possibile se i sentimenti, le emozioni e i vissuti delle persone torneranno ad essere considerati nel progetto di una città.

Emergenze

Dicembre 06, 2010 By: admin2 Category: Articoli

Di Melina Ruberti

Piccole perle dalla Biennale di Architettura

Tra le cose che mi hanno più colpita alla Biennale di Venezia figurano opere che danno nuove “consistenze” ed ulteriore “spessore” ai processi della comunicazione.

Borderline Architecture – Padiglione Ungheria

Infinite matite disposte nei modi più incredibili ed ancora tutte da appuntare sembrano attendere con impazienza i loro prossimi utilizzatori.

E’ uno spazio universale del disegnare e, in senso più generale, del lasciare una traccia. Il concetto dell’esposizione si basa sulla nozione – ovviamente soggettiva – che l’universo rappresentato dalla  LINEA colma necessariamente la differenza che sta tra le architetture delle singole nazioni. Gli autori si dicono convinti che l’atto del disegno sia il comune denominatore dell’attività quotidiana dell’architetto. Il disegnare è lo spazio comune Le persone si incontrano nel disegno

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Decay of a Dome – Amateur Architecture Studio

La costruzione razionale diviene una costruzione nastica, ovvero propria dello sviluppo delle curvature degli organi vegetali. L’autore ha intitolato l’opera Decay of a Dome.

La struttura si basa su un unico principio: vi si impiegano solo pezzi di legno del medesimo tipo e con un’identica sezione. Alla fine l’opera risulta essere una esplosione di strutture di legno, tipico materiale utilizzato nelle costruzioni architettoniche, che sembra fluttuare nel cielo seguendo lo sviluppo tipico dei rami dell’albero da cui in fin dei conti proviene.

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Bosco di Architettura –Studio- Andrea-Branzi

Negli ultimi anni il lavoro dello Studio Andrea Branzi si è concentrato soprattutto sulla ricerca di nuovi modelli deboli di urbanizzazione; modelli teorici che cercano di interpretare le condizioni sociali e funzionali del XXI secolo .In questo plastico si riscontrano alcuni dei principi basilari della completa libertà in funzione della quale la città del futuro potranno/dovranno essere continuamente “ri-pensate, ri-adattate, ri-progettate”.

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Now Interviews –Hans Ulrich Obrist

Ho trovato molto interessante l’installazione che consente di fruire, fianco a fianco con molti altri utenti, le oltre 2000 ore di interviste dedicate alle svariate curiosità del mondo realizzate da Hans Ulrich Obrist.

Si tratta di interviste di un vero e proprio fuoriclasse alle menti più interessanti della contemporaneità che toccano ogni possibile curiosità di chi ha sete di conoscere.

La disposizione delle postazioni assicura ad un tempo la possibilità della massima concentrazione e quella della massima condivisione e confronto.

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Cloudscapes – Transsolar & Tetsuo Kondo architects

La capacità di camminare attraverso le nuvole, di toccarle, di sentirle è un concetto tratto da molte delle nostre fantasie. Mentre su, in alto, al di sopra della terra, guardiamo all’esterno, attraverso il finestrino dell’aereo, immaginiamo spesso nella nostra mente come potrebbe essere la vita in quell’etereo mondo di soffici vapori.

La spazializzazione proposta da Cloudscapes mira proprio a sottolineare l’aspetto ludico, felice ed incantato dell’incontro con l’insolito e con gli altri: assorbendo i corpi in una spessa cortina che ci induce alla ricerca di nuove presenze, al cospetto delle quali – è inevitabile – scatterà un sorriso complice.

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iAutoCAD cooperativo

Ottobre 06, 2010 By: admin2 Category: Comunicazioni

iCAD

Una nuova iApp collaborativo/progettuale gratuita.

Val bene di essere testata!

Anteprima dallo Speciale di My MEDIA dedicato al Festival della Creatività di Firenze

Ottobre 06, 2010 By: admin2 Category: Articoli

Le impervie vie olistico-locali

Di Fabrizio Pecori

Nel corso delle mie letture giovanili ho incontrato Dirk Gently, improbabile investigatore olistico frutto della straordinaria penna di Douglas Adams (già autore della fortunata serie della Guida galattica per gli autostoppisti), che è riuscito a dedurre l’esatto meccanismo di un omicidio dalla presenza di un cavallo nel bagno di un appartamento che assolutamente niente aveva a che fare con l’investigazione in corso: i sospetti, i luoghi o qualsiasi altro collegamento ignorato dal pensiero olistico.

Ora, noi – quotidiani abitanti del glocale – non abbiamo certo alcuna difficoltà nel riconoscere le leggi che regolano la «fondamentale interconnessione fra tutte le cose», per la quale abbiamo coniato il lemma “olismo”. Sappiamo, però con certezza, che certe manifestazioni del pensiero abbisognano per giungere alla loro comprensione di una tassonomia in divenire e di un pensiero collaborativo. Questa è proprio la ricetta che sta alla base della presente edizione del Festival della Creatività di Firenze, ovviamente dedicato alle figure del Brainstorming.

Io, che interconnesso lo sono ormai di natura, mi permetto di proporre a tutti voi un flebile motivetto di fondo (che certo non vuole assurgere al ruolo di chiave di lettura) da far riecheggiare nelle riflessioni durante l’ascolto e la visione: voglio battezzarlo – in contrapposizione con le sempre più insistenti istanze Glocal – Olistica Locale.

In sintesi ciò che vi propongo è di provare di quando in quando a cercare di comprendere come il Locale sia solito pensare a se stesso in termini di Globale, a come sia sempre esistita una forma di localizzazione del globale che inverte e contamina i termini del pensiero.

Lo spazio a disposizione è poco e posso proporvi un unico esempio esplicativo:  all’inizio di agosto – mentre ero ancora in viaggio tra Uganda, Rwanda e Congo – le cronache internazionali riecheggiavano un fatto  decisamente grave, da Google Maps erano scomparse una regione del Kashmir e l’intero Arunachal Pradesh, che entrate a far parte della Cina.

Tra mille contese geopolitiche siamo venuti a scoprire che le mappe satellitari – ritenute unanimemente la versione più avanzata della topografia mondiale – sono soggette a differenti interpretazioni locali in funzione del punto di vista nazionale di chi le consulta. In pratica l’errore – se poi di errore si tratta – è stato imputato dai responsabili del servizio offerto da Google ad un non meglio spiegato “mescolamento” di dati tra maps.google.com e ditu.google.cn (ovvero la versione ufficiale del mondo in accordo con i governatori della Cina).

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La fantapolitica che ne è seguita ve la lascio immaginare, o cercare tra i milioni di risvolti documentati nei vari motori di ricerca internazionali. Ma una cosa è emersa chiaramente: Google enumera tra i suoi servizi 32 versioni di Maps, ognuna delle quali rispecchia le leggi e le cognizioni locali.

Così, mentre il Brainstorming Internazionale proporrà le proprie istanze nella bella città che ha ospitato i miei natali, mi piacerebbe che di tanto in tanto emergesse nei vostri pensieri e considerazioni il “ritornello” che vi ho proposto. Sono certo che potrà assicurare una valenza costruttiva alla difficile operazione della ponderazione e della moderazione. Il resto al Festival della Creatività.

Emozioni che scivolano addosso

Febbraio 23, 2010 By: admin2 Category: Articoli

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Di Melina Ruberti

Appunti dal museo dell’acqua di Siena

Si è inaugurato a Siena il Museo dell’Acqua. Il nuovo centro espositivo, realizzato nei locali della Fonte di Pescaia

Uno spazio interamente dedicato alla distribuzione dell’acqua dalle profonde falde acquifere alla alta superficie della città,  ai “bottini”, alle fonti e ai manufatti.

Un museo che aiuta a capire quanta parte della storia, della struttura della città e della memoria dei senesi siano legate al sistema dell’acqua che si nasconde sottoterra.

Un museo radicalmente contemporaneo, colmo di ambienti e strumentazioni digitali fortemente funzionali alla comunicazione del territorio, dell’acqua, dell’ingegno umano cosi come si è evoluto nei secoli a partire dalle origini del pianeta fino ai nostri giorni.

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L’ideazione e progettazione del Museo dell’Acqua di Siena sono state coordinate ed elaborate dagli architetti Roberto Santini, Goffredo Serrini, Claudio Zagaglia (SocialDesign). Il progetto per l’allestimento è stato poi ulteriormente sviluppato in collaborazione con Studio Azzurro e Mizar, che hanno dato un contributo fondamentale alla definizione della “struttura narrativa” e all’identità multimediale del museo, arricchendo i suoi spazi di proposte suggestive, filmati, modelli ed exhibit interattivi.

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L’esperienza finale, ad alta immedesimazione emotiva, si compie in un percorso articolato in dodici “luoghi”: la Stanza 1: Gocce d’attesa – Pavimento sensibile dei riflessi della città, Stanza 2: Le Porte d’Acqua – Indice liquido, Stanza 3: Soglia della Natura – Origine del territorio e territori sotterranei, Scala: Il Vento Sospeso – Scultura sonora, Stanza 4: Soglia della Tecnica – Scavo e costruzione dei bottini, Stanza 5a: Libro degli Ingegneri – Il genio senese, Stanza 5b: Il Bottino Ricostruito, Stanza 6: Soglia delle Acque e delle Fonti – Fonte Pescaia, Stanza 7: Alla Ricerca della Diana – Camera a suoni, Stanza 8: Il Tavolo delle tre Mappe: La città di sopra, Stanza 9: Dalla Sorgente alla Fonte – Film stereoscopico, Stanza 10: La Stanza delle Testimonianze – Gocce di ricordi, Bottino: Dalla Stanza delle Polle alla Fonte – Il racconto dell’acqua.

Ho avuto l’occasione di visitarlo durante l’incontro di presentazione alla stampa e ne ho apprezzato con piacere gli ambienti ad alto coinvolgimento emotivo.

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Per tutte le immagini copyright Studio Azzurro
(che ringraziamo cordialmente)

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Novembre 24, 2009 By: admin2 Category: Articoli

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Di Antonio Campbell

Un novembre incendiato di proiezioni ha trasformato Torino nella capitale mondiale della cultura digitale

Dall’11 al 14 Novembre, la rassegna curata da Maria Elena Gutiérrez ha confermato il proprio strepitoso successo con una incredibile messe di proiezioni, conferenze, dibattiti, anteprime, presentazioni, tavole rotonde e soprattutto emozioni.

Come al solito la selezione degli ospiti è stata curata in modo da assicurare il top qualitativo, mentre sugli schermi si avvicendavano le proiezioni dei dietro le quinte e le prestigiose anteprime di film e videogames megamiliardari. Il tutto ovviamente senza trascurare la cultura, che ha contrassegnato una ampia fetta degli oltre 100 appuntamenti proposti, presentando il fior fiore della ricerca tecnologica applicata all’ambito delle arti visive, dei beni culturali, dell’architettura…

Come da tradizione, la punta di diamante della rassegna è stata rappresentata dall’impegno prodigato nell’organizzazione della sezione dedicata alla animazione digitale di produzione internazionale: solo per fare un prestigioso esempio, sul palco si sono alternate le presentazione di Wall-e e Madagascar 2, in testa a testa tra i giganti della Pixar e della PDI Dreamworks.

Lascio il resto alle immagini.

 

 

 

 

 

I primi passi di Creactivity 09

Novembre 19, 2009 By: admin2 Category: Comunicazioni

Ecco il link dello streaming video di Intoscana sulle prime fasi

Festival della Creatività

Novembre 04, 2009 By: admin2 Category: Articoli

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 Al Festival della Creatività sono di scena i linguaggi della creatività nei nuovi media.

Nello spazio multidisciplinare My City si tratteggiano in modo multidisciplinare le nuove vie dell’Arte, Multimdialità, Interaction Design…

Nel padiglione Ghiaia, dalle 10 alle 24, My City guiderà i visitatori in un labirinto creativo di percorsi espositivi, a cavallo tra arte e tecnologia. Il progetto di Creative Social Network Switch sulla costante mutazione della città e sulla mancanza di comunicazione che minaccia i suoi abitanti propone una serie di interventi di indagine urbana attraverso i linguaggi delle arti tecnologiche e dei nuovi media: un lavoro multidisciplinare incentrato sulle tendenze artistiche recenti che coniugano comunicazione sociale, tessuto urbano e innovazione. La mostra MORE MEDIA, my social city lancia l’interaction designing come forma d’arte, ricerca e intrattenimento: il progetto presenta installazioni interattive concepite per eventi e spazi pubblici, coinvolgendo alcuni dei più importanti artisti internazionali del campo. La sezione GRAFICICREATIVI.COM è più di un portale: è un social network, un’effervescente community dedicata al graphic design. Il Progetto di arte pubblica per la zona dell’Osmannoro (Firenze) dei gruppi Florence Art Factory – Influx – Selfish getta uno sguardo altro sui territori di confine della periferia industriale. La XI edizione del master in Multimedia Content Design dell’Università di Firenze presenta TANGerINE cities, le città sonorizzare del futuro grazie alla manipolazione di oggetti sonori ispirati.

Ancora, alcuni dei progetti in mostra a Making Ideas Happening, la sezione che espone i lavori del corso di laurea in Interaction Design dell’Università Iuav di Venezia, sono stati sviluppati da H-Farm, l’incubatore di aziende operanti nei nuovi media, per finire sugli schermi di computer, telefoni cellulari, ma anche su alcuni modelli di auto e nelle videoinstallazioni urbane. Tra gli esempi di connubio tra forme tradizionali d’arte e nuove tecnologie in vetrina nella sezione, presentati dagli allievi dello Iuav, OTTO, lo strumento musicale elettronico di Luca De Rosso e ThoundSocial, il network di condivisione e composizione musicale di Francesco Fraioli. Completano il quadro delle mostre nell’area Ghiaia la rassegna di video-art motion.CUBE e i progetti START di MAI lab e MoonLanding

Lu.Be.C: realizzzare un osservatorio sulle città d’arte

Ottobre 22, 2009 By: admin2 Category: Comunicazioni

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A Lu.Be.C il sindaco Favilla lancia il primo rapporto sulle città d’arte

 

Costituirà il primo passo per la formazione di un osservatorio sulle città d’arte. La Fondazione PromoPA  direttamente coinvolta nella preparazione e redazione del rapporto. Obiettivo: presentare i risultati a Lu.Be.C 2010

 

Lucca, 22 ottobre 2009 – Nella prima giornata di Lu.Be.C. – Lucca Beni Culturali, la manifestazione internazionale organizzata da Promo P.A. Fondazione dedicata alla valorizzazione dei beni culturali, al marketing territoriale e alla tecnologia, il sindaco di Lucca Mauro Favilla ha proposto un rapporto sulle città d’arte che affronti i problemi legati allo sviluppo dei centri storici tenendo conto delle loro peculiarità. L’iniziativa fa seguito a un suggerimento lanciato dal Ministro Bondi l’anno scorso e prelude alla realizzazione di un osservatorio sulle città d’arte che vedrebbe Lucca in primo piano.

All’invito ha risposto positivamente PromoPA Fondazione, con l’impegno a presentare i risultati del rapporto all’edizione 2010 di Lu.Be.C.

Le città d’arte giocano infatti un ruolo di primo piano nell’attrattività turistica, se è vero che la domanda di turismo culturale nel mondo pesa per il 50% sul totale della domanda turistica.

Dal rapporto emergerà se vi siano altri elementi, oltre all’incremento quantitativo che possano sostenere lo sviluppo economico di quei centri. Uno di questi potrebbe essere quello delle tecnologie applicate alla valorizzazione dei beni culturali.