Inganni ad arte. Meraviglie del trompe l’œil dall’antichità al contemporaneo.
Di Antonio Viscido
Fino al 24 gennaio del 2010 sarà possibile visitare nelle bellisime sale di Palazzo Strozzi a Firenze, la mostra dedicata all’arte di ingannare l’occhio, non solo come elemento di divertimento ma come vera e propria forma d’arte. La Mostra, ideata da Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Firenze, e curata da Annamaria Giusti, Direttrice della Galleria d’arte Moderna di Palazzo Pitti, copre con 150 opere, un vastissimo periodo di tempo, durante il quale molti artisti si sono cimentati nella realizzazione di opere aventi come scopo principale, quello di ingannare la vista dell’osservatore, facendogli credere di essere davanti a ciò che in realtà non esiste. Se per meravigliarlo, per stupirlo o per ingannarlo, dipende dall’opera e dall’artista, ed è questa una delle la chiavi di lettura per capire se siamo veramente davanti ad uno “scherzo”, ad un trompe l’œil, o ad un virtuosistico esercizio di iper-realismo. Quale sia la vera differenza tra le due “definizioni”, non è semplice dirlo, perché spesso le due cose si sovrappongono: se voglio “ingannare l’occhio” devo certamente creare qualcosa di iper-realistico. La mia modesta opinione è che nel trompe l’œil, ci debba essere da parte di chi lo realizza, il desiderio di creare confusione nell’occhio e nel cervello di chi guarda, creando spazi e realtà inesistenti, prima che lo stupore della perfezione della tecnica di realizzazione dell’opera.
La mostra raccoglie opere di Tiziano, Velàzquez, Mantegna, Tiepolo, Tintoretto, Turrell, Pistoletto, la cui opera, una serigrafia su una superficie perfettamente riflettente, mi ha ingannato, facendomi credere che esistesse veramente uno spazio oltre il cavalletto; un effetto che gli specchi fanno per definizione, ma che nel caso dell’opera di Pistoletto, è rafforzata dall’ombra proiettata sul pavimento dal cavalletto che in realtà non c’è. Semplice, forse anche banale, ma estremamente efficace.
Il percorso è arricchito da altre “stimolazioni ingannevoli”, non solo visive, ma anche olfattive, uditive e tattili ed è anche possibile sperimentare in diretta, in una sala dedicata, i meccanismi scientifici attraverso i quali i nostri sensi possono essere ingannati da semplici trucchi prospettici o di illuminazione. Suggerisco anche la visita di Realtà Manipolate, nei vicini locali della Strozzina, mostra della quale abbiamo parlato nell’ultimo numero (MY MEDIA 23) del magazine.
La mostra è aperta tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00 ed il giovedì fino alle 23.00 (tranne i giovedì 24 e 31 dicembre, con orario 9.00 – 20.00).