Identità in transito
Di Antonio Campbell
Videozoom Marocco
La mostra curata da Francesca Gallo ha portato presso la Sala 1 del Centro Internazionale d’Arte Contemporanea di Roma, la rassegna di videoartisti del Marocco.
Prosegue così l’impegno verso le espressioni artistiche dei paesi emergenti.
«Storica “porta” fra l’Africa e l’Europa, il Marocco è interessato da un rapido processo di modernizzazione, a cui non è estranea neppure la comunità marocchina in Italia, la più numerosa nel nostro paese, che ha collaborato al progetto», ricordano al riguardo gli organizzatori.
Svoltasi dal 17 Marzo al 2 Aprile, la mostra ha offerto un’occasione unica per assaporare l’arte sempre più contaminata ed ibrida di una nazione che si trova ad affrontare le incongruità e le difficoltà di un paese in pieno sviluppo ma che deve fare i conti con un passato non troppo lontano con problemi scottanti quali la censura e la repressione.
Tra gli artisti più significativi di queste espressioni di transizione e crossmedialità figurano Mounir Fatmi, uno degli artisti africani di maggior successo internazionale, che riflette sugli stereotipi culturali e sulla negazione dell’autorappresentazione; e Brahim Bachiri, che si interroga sull’essere marocchini oggi, Mohamed Ezoubeiri, Mourad El Figuigui, e Hassan Boufous che operano in patria e sono originali osservatori di un mondo in trasformazione. Bouchra Khalili, invece, ha scelto il Mediterraneo – frontiera ideale e materiale fra punti di vista e aspettative spesso contrapposte – come tema cardine della propria ricerca, mentre Fatima Mazmouz, si concentra sull’identità di artista e donna.
Infine, Videozoom Marocco ha presentato alcuni degli animatori del Collectif212, fondato da artisti attivi in Marocco, tra i quali Amina Benbouchta e Saafa Erruas, alla loro prima collaborazione per un video, e Younès Rahmoun, tutti caratterizzati da una ricerca che coniuga forme, materiali e idee della tradizione culturale del Marocco, con i linguaggi dell’arte contemporanea “occidentale” e dei new media.