PLAY PLEASE!
di Melina Ruberti
La nuova produzione di teatro per ragazzi della compagnia teatrale pratese TPO
Presentata a Parma l’11 Novembre nell’ambito della rassegna Zona Franca – Festival di creazioni artistiche per un pubblico giovane, Play Please! è una sorta di commedia game ad alto grado di interattività dedicato agli spettatori più piccoli che, è proprio il caso di dirlo, “suonano con i piedi” e non solo.
Il Teatro delle Briciole nella splendida cornice del Parco Ducale è un azzuffarsi di voci, corse a perdifiato dal pulmino della scuola per non arrivare tardi; via le scarpe, timbri colorati sulle mani per distinguere i 4 gruppi nei quali sono raccolti i giovani spett-attori; un fluire brulicante ma non troppo rumoroso sulla scena, la presa di possesso delle rispettive postazioni ed – è questo proprio il caso di dirlo – si aprono le danze.
Immaginiamo di essere all’interno di un grande strumento musicale e immaginiamo che il nostro movimento possa creare musica e disegni nello stesso tempo con la semplicità di un gioco… “Play” in inglese vuol dire tante cose: “giocare“, “suonare“, ”fare teatro”. Quindi, giocando e suonando, il grande strumento nel quale ci troviamo diventa una piccola fabbrica di suoni, dove tutti i bambini sono invitati a partecipare e sperimentare il gesto come forma di composizione, esercizio creativo per una partitura musicale collettiva.
PLAY PLEASE! creato dalla compagnia TPO è un vero e proprio atelier musicale composto da postazioni interattive “luminose”: apparentemente c’è solo la luce dove ci muoviamo, ma questa è sensibile, grazie a sensori che, come corde di una chitarra impalpabile, trasformano i nostri movimenti in suoni e immagini. Si suona e si dipinge con la luce, ma anche con corde luminescenti o altri oggetti-giocattolo, e più semplicemente con le mani o tutto il corpo, in un ambiente predisposto a mettere in moto la voglia di curiosare, giocare e creare, propria dei bambini.
Preludio:
Il filo conduttore di questo “laboratorio dei suoni luminosi” è un ritornello che viene continuamente rincorso attraverso un itinerario teatrale suddiviso in quatto tempi che rappresentano a loro volta quattro fasi di una composizione che verrà ultimata alla fine del gioco.
I tempo “Le Percussioni”
I suoni impulsivi, ritmati, sono il primo ingresso nel mondo della musica, il modo più semplice e intuitivo per comunicare con il corpo in un gioco di associazione tra gesto e timbro musicale. E’ un tempo che stimola un salto, una giravolta, una danza.
II tempo “L’Atmosfera”
La musica nasce da un’atmosfera, un “mood”, uno stato d’animo… per sognare di essere un gatto che gioca con un gomitolo, una lunga corda che rotola e si srotola, un’onda sonora che avvolge e coinvolge.
III tempo “La Melodia”
Il punto d’incontro tra suono e ritmo è la melodia, e allora per questo seguiamo il canto degli uccellini in un giardino di mattina: loro, tutti insieme, senza prove o arrangiamenti, compongono melodie spontanee
IV tempo “La Voce”
Ecco che arriva un microfono: è uno strumento e va suonato con la voce; escono le parole, a volte vanno per conto proprio a volte invece si ricompongono e (sulla melodia) si mettono in rima. Ora possiamo cantare, possiamo suonare; allora tutti in piedi, la nostra canzone è pronta: “Play Please!”