Istituto Formazione Franchi e la sicurezza sul Web
Di Giulio Luzzi
Parte la campagna per l’anno scolastico sui temi dell ‘opportunità e della sicurezza sul Web in 20 scuole medie ed elementari della Toscana
Il web tra enormi opportunità e piccole e grandi insidie, come tutelarsi da quest’ultime?
La sicurezza sul web, soprattutto per ciò che riguarda l’uso del web da parte di minori, sta diventando un argomento di attualità, da un lato perché sempre più spesso la stampa si deve occupare di fatti di cronaca che vedono protagonisti minorenni, “adescati nella rete”, vittime di soprusi di vario tipo, tra cui ignobili reati di pedofilia, dall’altro perché l’uso di internet da parte di minori è enormemente aumentato e sempre più i genitori sono costretti ad occuparsi del problema.
Tanto per inquadrare il problema ecco alcuni numeri che si possono ricavare dai vari osservatori dedicati al problema.
La paura dei pedofili online, purtroppo, non è infondata. Secondo i dati della Polizia delle Comunicazioni, dal 1997 ad oggi si contano 238 arresti, 4.465 persone sono state denunciate e sono state effettuate 3.978 perquisizioni. Inoltre, la Polizia italiana tiene costantemente monitorati 293.204 siti, ha contribuito alla chiusura di 177 siti in Italia e ha segnalato 10.977 siti all’estero.
Di fronte a questi numeri si potrebbe pensare che ogni famiglia si sia opportunamente attrezzata per fronteggiare il problema senza ricorrere a soluzioni drastiche tipo «da oggi niente computer e niente internet», che in ultima istanza finirebbe per penalizzare in modo certo ancora di più il proprio figlio perché avrebbe sicuramente meno opportunità dei propri coetanei che possono invece usare intelligentemente la rete (ricordate il tanto discusso fenomeno del digital divide, il divario digitale che porta a possibili forme di emarginazione sociale?).
Ma la realtà dice che solo un genitore su 4 si occupa di seguire i figli minori su internet. Come si spiega allora questo curioso fenomeno?
I motivi sono di varia natura e senza addentrarci in analisi sociologiche potremmo evidenziare tre cause principali. La prima è la scarsa cultura informatica e della rete in particolare da parte di buona parte de genitori, che non consente loro di percepire la reale gravità del problema. La seconda deriva dal fatto che come tutti i problemi si pensa con riguarderanno i figli di altri ma mai i propri. Infine perché anche quei genitori più familiari con l’informatica, che hanno quindi le capacità di comprendere il problema, sono vittime di un fenomeno che coinvolge molti media e cioè che i media per loro natura fanno sembrare il problema molto lontano, siamo ormai abituati a vedere ogni sera, mentre siano a cena scene cruente di guerra, incidenti stradali, morti per fame o per mala sanità… e la cosa non ci turba più, tant’è che riusciamo a finire il pranzo; cosa che se vivessimo LIVE quelle realtà anche per il più duro di cuore sarebbe difficile trattenere le lacrime.
Quindi la rete stessa insieme alla televisione fa sì che il problema sembri lontano, conseguentemente la cosa non ci tange e abbassiamo la guardia.
Allora che fare ?
Come per ogni altra cosa della vita, occorre far prevaler il buon senso; a poco o niente servono soluzioni. Come genitore, che sta vivendo il problema avendo una figlia adolescente, mi sono detto;
internet è un opportunità che non voglio negare a mia figlia che crescerà nella società “della cittadinanza digitale”, ma al tempo stesso devo tutelarla. Allora come l’ho accompagnata per anni a scuola indicandole quali pericoli correva attraversando la strada piuttosto che accettando cose da sconosciuti, l’ho voluta accompagnare nella navigazione su internet facendole notare quali insidie si corrono.
Contemporaneamente alla mia presenza con lei durante l’utilizzo del PC mi sono formato io stesso ed ho trovato ad esempio che ci sono alcuni programmi attraverso i quali i genitori che non possono controllare i figli essendo presenti al momento dell’utilizzo di internet, possono comunque mantere la situazione sotto delicato controllo per esempio attraverso il restringimento dell’orario di utilizzo e ponendo limiti alla navigazione di certe tipologie di siti.
Internet è una grande opportunità che fortunatamente i nostri figlio hanno, a differenza di molti altri bambini del mondo, quindi non Neghiamogliela ma Accompagnamoli in questo cammino di crescita.
E’ proprio questa l’iniziativa che, mediante i propri seminari, Istituto Formazione Franchi propone periodicamente in molti Istituti Statali della Toscana. Per saperne di più: redazione@mymedia.it